Provo rammarico per aver prestato poca attenzione, purtroppo non solo su Jazz nel pomeriggio, a uno dei solisti più grandi, originali e influenti del jazz, cioè Roy Eldridge.
Eldridge era un uomo di particolare sensibilità e, carattere che sovente a questo si accompagna, orgoglioso e anche competitivo. Per questo patì l’ascesa dei beboppers e in particolare di Dizzy Gillespie il quale, come ebbe a confessare a Norman Granz, temeva suonasse «più tromba» di lui. Eppure Roy non poteva ignorare che senza il suo esempio Dizzy non sarebbe diventato il Dizzy che tutti conoscono, e il bebop stesso sarebbe forse stato diverso.
Come che sia, dopo la guerra Roy preferì suonare fuori dagli USA e in Francia in particolare. Qui è colto appunto a Parigi, prima con alcuni connazionali (a eccezione del bassista Michelot) e poi con dei francesi.
If I Had You (King-Shapiro), da «Roy Eldridge & His Orchestra», Dial. Roy Eldridge, tromba; Gerald Wiggins, piano; Pierre Michelot, contrabbasso; Kenny Clarke, batteria. Registrato il 29 marzo 1951.
Wild Man Blues (Morton), id.
I Remember Harlem (Eldridge), ib. Eldridge; Benny Vasseur, trombone; Albert Ferrari, sax tenore; William Boucaya, sax baritono; Raymond Fol, piano; Barney Spieler, contrabbasso; Robert Barnet, batteria. Registrato il 28 ottobre 1950.
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