Giusto vent’anni fa, dietro istigazione di John Zorn, Derek Bailey incise un disco tutto di standard, cavandosela benissimo, direi, anche se in modo piuttosto diverso da come l’avrebbe fatto – per dire – Joe Pass.
La versione degli standard data da Bailey non era nel segno facile dell’ironia e nemmeno in quello della parodia; era una versione composita, in cui frammenti di esecuzione tradizionale si alternavano a frammenti, più lunghi, in cui i parametri soliti erano abbandonati e che restavano collegati ai primi da grumi o gesti motivici o ritmici che vi galleggiavano come relitti, oppure dal puro e semplice fatto di coesistere giustapposti.
Georgia On My Mind (Carmichael), da «Ballads», Tzadik TZ 7607. Derek Bailey, chitarra. Registrato il primo febbraio 2002.
1 commento:
Ho ascoltato diligentemente l'esecuzione del classico di Carmichael e deve dire una sola cosa: capitale. UN'esecuzione capitale!
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