Tom Stewart, piuttosto oscuro esecutore di tenor horn (il flicorno tenore, simile all’euphonium, suonato spesso da Django Bates; nelle mani di Stewart sembra un trombone a pistoni), in questa simpatica seduta del 1956, organizzata da Creed Taylor, riunì un bel gruppo di cui faceva parte il suo amico Steve Lacy.
Lacy, ventunenne, colto qui prima dei suoi dischi Prestige e delle collaborazioni con Gil Evans e ancora fresco di dixieland, è già di tutti il solista più disinvolto e interessante.
Gee, Baby, Ain’t I Good To You (Redman-Razaf), da «Tom Stewart Quintette/Sextette», ABC-Paramount. Tom Stewart, flicorno tenore; Steve Lacy, sax soprano; Dave McKenna, piano; Whitey Mitchell, contrabbasso; Al Levitt, piano. Registrato nel 1956.
Out Of Nowhere (Hyman-Green), id.
1 commento:
Steve Lacy aveva 22 anni! E solo due anni dopo ("Reflections") il suo nome era legato a Monk, in una fedeltà durata tutta la vta.
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