Buona domenica. C’è Bobby Hutcherson domenicale anche lui, rilassato e quasi spensierato, come spesso gli capitò dopo l’impegno insolito che per tutti gli anni Sessanta aveva profuso in un numero incredibile di dischi per la Blue Note, diversi fra questi esempi fra i più alti di jazz modernissimo pur senza potersi ascrivere alle avanguardie del tempo (di cui tuttavia Hutcherson era stato parte a fianco di Shepp e di Dolphy). Va detto anche che quando questo disco «Waiting» uscì, nel 1976, la Blue Note non era più da quasi dieci anni quello che era stata.
L’atmosfera più leggera, ora esotica (Roses Poses) ora più funky (Booda), è sottolineata dall’uso da parte di Bobby della marimba.
Roses Poses (Hutcherson), da «Bobby Hucherson», Mosaic Select 26 [«Waiting», Blue Note]. Oscar Brashear, tromba; Thurman Green, trombone; Harold Land, sax tenore; Bobby Hutcherson, marimba; Dwight Dickerson, piano; Kent Brinkley, contrabbasso; Larry Hancock, batteria. Registrato il 24 marzo 1975.
Booda (Hutcherson), id.
4 commenti:
Signor musicista che ho sempre ascoltato di striscio forse per via dell'incertezza di Hutcherson sulla strada da seguire veramente. Non saprei.
Certi suoi Blue Note sono a vertici del jazz degli anni Sessanta.
Sicuramente. Penso a "Dialogue"; "Components" e "Happenings". Fra l'altro con Silver è stato uno degli aficionados del marchio Blue Note nei Settanta durante la sua decadenza e alla sua rinascita intorno alla metà degli Ottanta.
Suona inoltre nel magnifico "Out To Lunch" di Dolphy.
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