domenica 27 novembre 2016

Minor Run-Down (Paul Chambers)

 In teoria, visto anche l’anno, questo sarebbe hard bop quintessenziale. Ma poi c’è Tommy Flanagan, un pianista che, non so bene, ma definire semplicemente hard bop non mi viene bene; e c’è Elvin, che qui si comporta da perfetto hard bopper, è vero, ma sapendo che è lui, non lo si può proprio ascoltare come se fosse un Art Taylor o un Louis Hayes.

 Insomma, vedi un po’ tu, comunque è un pezzo tutto da gustare.

 Minor Run-Down (Golson), da «Paul Chambers Quintet», Blue Note TCOJ 7152. Donald Byrd, tromba; Clifford Jordan, sax tenore; Tommy Flanagan, piano; Paul Chambers, contrabbasso; Elvin Jones, batteria. Registrato il 19 maggio 1957.

3 commenti:

tafuri ha detto...

Eh si, il punto mi pare proprio quello! Elvin de-hardboppizza il tutto, il suo ride già ci parla della rivoluzione che sarebbe arrivata.

Negrodeath ha detto...

Gran pezzo e gran disco. Di hard bop - da quando è una parolaccia da cui trovare ogni scusa per prendere le distanze?

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Non è mica facile trovare tutti i giorni qualche cosa da scrivere…