martedì 19 giugno 2012

Fugue on Bop Themes (Dave Brubeck)

 Due giorni fa hai sentito Bill Evans cimentarsi in un pastiche contrappuntistico poco riuscito, per il quale Enrico Pieranunzi ha richiamato qualche lavoro di Dave Brubeck.

 La prima cosa che viene alla mente è questa Fugue on Bop Themes, in realtà composizione e arrangiamento del saxofonista Dave Van Kriedt (1922-1994), come Brubeck uno studente di Darius Milhaud al Mills College di Oakland, California del Nord. L’incisione è del 1950, ma la musica registrata è quella che l’ottetto di Brubeck aveva suonato dal 1946 al ’49. Il complesso, che nel 1950 era già sciolto, agiva a San Francisco, costituendosi dunque il primo precedente di un tratto caratteristico dello stile West Coast, il contrappunto.

 Il paragone fra Fudgesicle e questa Fugue è comunque approssimativo, perché Fudgesicle si limita a enunciare il tema in imitazione a scopo, diciamo, di colore, mentre quella di Van Kriedt-Brubeck è una fuga a tre voci completa in ogni parte: soggetto e controsoggetto con risposte reali, divertimenti, stretto e coda. Nel complesso, curiosamente, la Fugue suona più libera e innovativa della composizione di Bill Evans, e la sua polifonia rigorosa, abbinata ai timbri e alla ritmica swingante, arriva a ricordare da vicino l’eterofonia delle orchestre New Orleans.

 Fugue on Bop Themes (Van Kriedt), da «Dave Brubeck Octet», OJCCD-101-2. Dick Collins, tromba; Bill Smith, clarinetto; Paul Desmond, sax alto; Dave Van Kriedt, sax tenore; Bob Collins, sax baritono; Dave Brubeck, piano; Jack Weeks, contrabbasso; Cal Tjader, batteria. Registrato nel luglio 1950.



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2 commenti:

vitasedentaria ha detto...

Mi vengono un po' in mente certe cose da "birth of the cool" o Tristano con Billy Bauer, il periodo del resto è quello. Cal Tjader è lo stesso che suona magnificamente il vibrafono con Stan Getz? Ho conprato da poco quel cofanetto Real gone a basso prezzo con della musica latin jazz veramente splendida....

Marco Bertoli ha detto...

Cal Tjader è lo stesso. Se dobbiamo dare retta alla cronologia, le cose dell'ottetto di Brubeck precedono addirittura il nonetto di Davis e i complessi di Tristano.