Con me devi avere pazienza in questo periodo: ricevo questo disco doppio del pianista e compositore australiano Alister Spence (n. 1955). Non so di lui e certo dovrei, ma a una ricerca corsiva su Google trovo ben poco. Del disco doppio, che lo Spence pubblica da se stesso, leggo nella press release che i più di venti pezzi in cui è frammentato, tutti dal nome ancipite, sono completamente improvvisati. I quattro o cinque che ho ascoltato presentano tutti un carattere agogico di vortice o mulinello, giusta la suggestione del titolo generale. Mi piacciono davvero.
Per cui, in ispirito improvvisativo o di cronaca, te ne propongo due così, senz’altro dire e senza elaborare, quasi li ascoltassimo insieme per la prima volta. Forse ci ritornerò.
(re)new (Spence), da «Whirlpool», Alister Spence Music. Alister Spence, piano. Registrato nell’autunno del 2019.
(over)taken (Spence), id.
2 commenti:
ah, caspita.
mi sembra musica un po' in loop, che quindi avrei il dovere di sostenere per affinità nominale. mi trasmettono però un filo di inquietudine, il primo anche di depressione, per cui mi astengo dal giudizio.
certo che un disco doppio...
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