lunedì 14 settembre 2020

Warm Valley – Maimoun (The Heath Brothers)

 È il primo LP degli Heath Brothers, inciso nel 1975 per l’impavida Strata-East, editrice nella prima metà dei Settanta di una sessantina di dischi di jazz e dintorni (Gil Scott-Heron, per esempio) vari, eterodossi, a volte sconcertanti per i benpensanti come me, interessanti sempre, e parecchi sono molto belli, utili quando non essenziali per dare conto della storia del jazz di quel periodo soprattutto in una prospettiva culturale e anche politica nera, multiforme e non banale. Ti invito a cercare «Strata-East» con la funzione di ricerca nel blog, qui a fianco, e a leggerne quanto già ne ho detto in passato.

 Stanley Cowell era stato pianista nella band di Jimmy Heath e con Charles Tolliver aveva fondato la Strata-East. Nell’occasione funse da produttore, da pianista e da esecutore di m’bira, il lamellofono africano-occidentale noto in dimensioni e tagli diversi come sanzakalimba, ashiwa e con altri nomi ancora. Percy adopera anche un contrabbasso piccolo, Jimmy il flauto, soprattutto, e i sax tenore e soprano, e Albert «Tootie» si cimenta in un paio di pezzi anche al flauto.


 Il disco, d’ispirazione sorprendente, è Strata-East al suo meglio ed è al meglio di quegli anni straordinari per il jazz, i primi Settanta, che io non sono certo abbiano avuto la ricognizione critica complessiva che meritano, compositi e disinibiti come si sono trovati a essere, quindi di definizione complicata. Gli Heath Brothers non hanno mai più suonato niente di simile, a mia scienza; la musica, timbricamente caratterizzata dalla m’bira e dai flauti, ha più di un contatto con il coevo cosiddetto spiritual jazz senza nulla ritenerne di certa brodosità, e nella Smilin’ Billy Suite (a cui dedicherò un post separato e se tardassi, ricordamelo tu) assume accenti spontaneamente funky e soul che consuonano con la temperie di quegli anni e che infatti sono stati in tempi recenti oggetto di sampling da parte di artisti dell’hip hop.

 Warm Valley, con due flauti, m’bira e contrabbasso piccolo suonato con l’arco, ha un cachet afro-cameristico che la rende unica e affascinante, un esempio di musica diasporica cosmopolita.

 Warm Valley (Ellington), da «Marchin’ On», Strata-East SES-19766. Jimmy Heath, Albert «Tootie» Heath, flauto; Stanley Cowell, m’bira; Percy Heath, contrabbasso piccolo. Registrato nel 1975.

 Maimoun (J. Heath), ib., Jimmy Heath anche sax tenore; Albert Heath anche batteria; Stanley Cowell, piano; Percy Heath, contrabbasso.

1 commento:

loopdimare ha detto...

Warm Valley nonostante l'involucro africaneggiante, è molto cameristico, come lo è Maimoun. Del resto è un po' il destino delle musiche con tanti flauti supnati ortodossamente. Musica che ad un ascolto cieco verrebbe scambiata per un prodotto bianco west coast. Da far ascoltare a quelli che ritengono gli afroamericani sempre destinati a musiche incasinate, per motivi ancestrali.