giovedì 14 maggio 2015

Alone, Alone And Alone – Stella By Starlight (Terumasa Hino)

 È un jazz astratto senza essere formalmente free, scabramente lirico. Il quartetto di Terumasa Hino, uno dei più bei doni del Giappone al jazz, è colto dal vivo a Monaco di Baviera nel 1973.

 Sembra, per dire, di sentire il secondo quintetto di Miles Davis come se non si fosse mai elettrificato, con un leader alquanto più facondo e spiritato e dei sidemen molto più side.

 Alone, Alone And Alone (Hino), da «Taro’s Mood», Enja ENJ 2104 2. Terumasa Hino, tromba; Mikio Masuda, piano; Yoshio Ikeda, contrabbasso; Motohiko Hino, batteria. Registrato il 29 giugno 1973.

 Stella By Starlight (Young), id.

3 commenti:

Paolo il Lancianese ha detto...

Affascinato dai due brani che hai proposto, oggi ho ascoltato parecchie cose di Hino: un postbop che va verso il free ma solo costeggiandolo, mi sembra. A me piace di più nei piccoli gruppi che nei grandi, e quando è maggiormente lirico, pacato, riflessivo, ma sa trascinarti anche in fughe veloci (senza tuttavia mai accendere i fuochi d'artificio), come nello splendido disco cofirmato con Mal Waldron, dove sperimenta i due registri con grande maestria. La lunga "Reminicent Suite" che dà il titolo al disco è un capolavoro. L'autore è Waldron, che qui si mette al servizio di Hino con lo spirito del grande accompagnatore - che è, del resto, la veste a lui più congeniale.

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Bello! Ci starebbe un ‘guest post’ che sarebbe anche la tua benedizione al nuovo fortunoso corso di Jnp, non credi?

loopdimare ha detto...

me lo ricordavo più spernacchiante e meno lirico. così mi piace.