David Binney concepisce l’idea di un disco «tipo quelli commerciali degli anni Cinquanta o Sessanta, pensavo a uno di Gene Ammons dove suona ballate della durata di due minuti e mezzo, tre», ma per fortuna la cambia in corso d’opera.
Per fortuna: non perché Gene Ammons non vada bene, anzi, proprio perché finora non si è sentito nessuno in grado di fare Gene Ammons meglio di Gene Ammons stesso, la cui musica è a tutti disponibilie in forma solida o liquida; chi voglia e sia capace di imitarlo sicuramente potrà divertirsi moltissimo a farlo, ma a casa sua.
Il disco si fa ascoltare con diletto a dispetto del titolo pretensioso, e più che se fosse stato la replica di un disco di Gene Ammons. Contiene anche due brevi assoli di Craig Taborn, reduce senza conseguenze apparenti da un’infatuazione jarrettiana.
Our Place (Binney), da «A Glimpse of the Eternal», Criss Cross 1408 CD. David Binney, sax alto; Craig Taborn, piano; Eivind Opsik, contrabbasso; Dan Weiss, batteria. Registrato il 29 giugno 2021.
Ambivalence (Mendoza), id.
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