giovedì 3 ottobre 2019

The Second Time Around – Drag ’Em Out (Shirley Scott)


  Shirley Scott è una dei miei organisti preferiti, il che non è dire molto perché l’organo nel jazz mi piace poco; mi pesa sulle orecchie, mi frastorna, sovente mi annoia e mi dispiace e mi rende dispiacevole e noioso di riflesso. Shirley non frastornava, se non altro, e riusciva tuttavia, alla necessità, a esprimere uno swing bruciante. 

  Qui, per disdegnoso gusto, te la presento prima in un pezzo veramente cheesy, del genere che gradisco soltanto allorché, per meglio addormentarmi, lascio accesa la radio sul comodino e mi auguro che ne fuoriesca appunto una melassa narcotica come questa esecuzione di The Second Time Around (l’organo Hammond, infatti, quando non batta i timpani come testa di martello, evoca il luna park ovvero réclame di tisane).

  Poi te la faccio sentire nel blues, dove le cose vanno un po’ meglio, sebbene direi che anche qui vi sia piuttosto da dormire, se non quando Major Holley prende un assolo alla sua maniera, con l’arco e raddoppiando dalle voce all’unisono. Quella maniera era ispirata a Slam Stewart, che il contrabbasso raddoppiava all’ottava superiore.

  The Second Time Around (Cahn-Van Heusen), da «Drag Em Out», Prestige PR 7305. Shirley Scott, organo; Major Holley, contrabbasso; Roy Brooks, batteria. Registrato il 27 maggio 1963.

  Drag ‘Em Out (Scott), id.

5 commenti:

loopdimare ha detto...

Che belli i commenti a cose che non ti piacciono...

lucioms ha detto...

Ho ascoltato "The Second Time Around" prima di leggere il post...e sono quasi caduto dalla sedia. Poi mi è stato tutto più chiaro.
Buon risveglio...

Marco Bertoli ha detto...

Questo blog, come avrete capito, non è un'encicolpedia: ne vedo già abbastanza, in giro sull'internet, di gente sicurissima di poter insegnare altrui che cosa sia o non sia il jazz.

Questo è solo un diario in pubblico, per il tramite della musica.

SentiComeSuona ha detto...

La seconda versione (blues) ha il suo perchè :)

Marco Bertoli ha detto...

Sì, e comunque dopo quel «The Second Time Around» avrei fatto belle figura anch'io