mercoledì 26 febbraio 2014

[Guest post #44] Negrodeath & NEXT Collective

Per fortuna c’è chi si preoccupa di tenere la programmazione di «Jazz nel pomeriggio» minimamente accosto ai tempi… A farlo oggi, un lieto ritorno dopo anni, c’è Negrodeath. Non deve essergli stato facile il compito, considerando che ora che Miles e Duke e Thelonious sono morti non c’è niente.

 Fra i numerosi schieramenti del pubblico jazz ne spiccano due in particolare, i nostalgici, per cui ora che Miles e Duke e Thelonious sono morti non c’è niente, e gli avanguardisti radicali, quasi oltraggiati dal fatto che molta gente si addormenti dopo cinque minuti di Anthony Braxton, Roscoe Mitchell o Butch Morris.

 Entrambi si lamentano che il jazz non lo ascolta nessuno, ed entrambi sin troppo arroccati sulle rispettive posizioni. In realtà, la madre di tutte le guerre (riportare il jazz al pubblico o viceversa) sembra persa in partenza, però è ampiamente dimostrato che esista del jazz fresco e moderno che non si vergogna affatto di essere, appunto, jazz. Come quello del NEXT Collective, un gruppo di giovani musicisti americani che ha deciso di rigenerare in chiave jazz una decina di brani pop, rock, neo-soul: la speranza è quella di catturare l’orecchio dell'appassionato di musica curioso e attento, il risultato, comunque vada, ottimo.

 Sentite questa bella Come Smoke My Herb, per esempio, in origine un brano neo-soul di Me’Shell NdegéOcello.

 Come Smoke My Herb (Me’Shell NdegéOcello), da «Come Smoke My Herb», Concord Music Group CJA-33362-02. 2012. NEXT Collective: Logan Richardson, sax contralto; Walter Smith III, sax tenore; Gerald Clayton, piano; Kris Bowers, piano elettrico; Matt Stevens, chitarra; Ben Williams, basso elettrico; Jamire Williams, batteria. Registrato nel 2012.



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4 commenti:

Marco Bertoli ha detto...

«Vi sento anche una tromba e un trombone / Che Negrodeath non segna in formazione».

negrodeath ha detto...

Già, c'è Christian Scott ospite alla tromba su qualche pezzo, per esempio questo. Però tromboni zero.

prospettive musicali ha detto...

Anche Bowers suona solamente su alcuni pezzi, tra i quali non figura questo. Confermo invece l'assenza di tromboni. Però il titolo dell'album è «CoverArt» (e non «Come Smoke My Herb»), registrato a New York dal 13 al 15 febbraio 2012 e pubblicato da Concord Jazz nel 2013.
Ciao
Alessandro

negrodeath ha detto...

Sul titolo del disco ha sbagliato Marco. :) Ed è vero, niente Bowers, solo Clayton.