Qualcuno ha pensato che io abbia fatto torto a Lee Konitz quando l’ho presentato in un suo disco poco felice, alcuni giorni fa, e non ho trattenuto una riserva sulla sua prestazione in quell’occasione. Io in realtà sono un vero fan di Konitz, a cui mi lega anche sentimentalmente il fatto di essere stato il primo grande jazzista che abbia mai sentito in persona, esattamente quarant’anni fa.
Eccolo in un disco del 1954 che a mio giudizio non ammette critiche, in compagnia prettamente tristaniana: una di quelle sezioni ritmiche «fantasma», lievi, rigide, irreali.
Easy Living (Rainger-Robin), da «Konitz», Black Lion 8776672. Lee Konitz, sax alto; Peter Ind, contrabbasso; Jeff Morton, batteria. Registrato nel 1954.
Skylark (Carmichael-Mercer), ib. più Ronnie Ball, piano.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento