martedì 15 ottobre 2013

[Guest post #41] Sergio Pasquandrea & Stan Getz

 Meno male che c’è Sergio Pasquandrea a ricordarsi del guest post. Qui ha trovato un quartetto di Stan Getz in cui Steve Kuhn e Scott LaFaro, freschi rispettivamente di Coltrane e di Coleman, cercano di effettuare un dirottamento.

 Ho fatto un rapido e approssimativo calcolo. Se dovessi riascoltare, una sola e unica volta, tutti i cd, gli LP e le musicassette che ho in casa (lasciamo perdere, per carità, i giga- o tera-byte di materiale immagazzinato negli hard-disk), e se dovessi dedicare a questa nobile attività un paio d’ore quotidiane, comprese domeniche e feste comandate (per realismo, non posso ipotizzare di più), terminerei il lavoro tra un quarto di secolo circa, ad essere ottimisti.

 Se consideriamo anche che, per diletto o per mestiere, ascolto ogni anno qualche centinaio di nuovi titoli, si pone il problema di ottimizzare il tempo a disposizione, che per inaggirabili limiti della natura umana non è infinito.

 Tutto questo discorso per dire che, ultimamente, sto ripescando vecchi dischi, sepolti da anni sugli scaffali. Uno è questa raccolta di live getziani, che conserva ancora la pecetta con il prezzo in vecchie lire (14900). Premesso che non ricordo di aver mai ascoltato, da parte di Stan Getz, una singola esecuzione men che eccellente, la mia traccia preferita, nonostante una ripresa sonora tutt’altro che ottimale, è questa Airegin, eseguita con una formazione di fuoriclasse e registrata al festival di Newport nel 1961. L’esprit du temps si avverte in una certa tendenza all'astrazione, persino in Getz.

 Buon ascolto a tutti.

 Airegin (Rollins), da «The Golden Years 1958-1961. Volume Two»,  Moon Records MCD040-2. Stan Getz, sax tenore; Steve Kuhn, pianoforte; Scott LaFaro, contrabbasso; Roy Haynes, batteria. Registrato nel 1961.



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