lunedì 15 marzo 2021

Wandering Spirit Song (Herbie Hancock)

 Herbie Hancock lasciò nel 1969 il complesso di Miles Davis, dopo sei anni; l’ultima collaborazione discografica dei due è «In A Silent Way», in cui Herbie è uno di tre tastieristi elettrici (gli altri sono Chick Corea e Joe Zawinul). 

 Non ebbe dunque parte in «Bitches Brew», che per così tanti versi è lo spartiacque fra il jazz degli anni Sessanta e Settanta; eppure  con Mwandishi, la band dal nome swahili a formazione variabile che guidò dal 1971 fino  al 1973, l’anno in cui conquistò con «Headhunters» il successo commerciale, Hancock produsse tre dischi in cui il terreno dissodato da Miles in «BB» si dimostrò ubertoso, fertile di una musica nuova se non addirittura originale: «Mwandishi», 1971, «Crossings», 1972, «Sextant», 1973.

 Ai caratteri funky ed elettronici introdotti sistematicamente da Davis, Hancock aggiunse un suo caratteristico senso atmosferico e del colore e la passione per tutti gli ultimi gadget offerti dall’elettronica alla strumentazione musicale; e, sempre rispetto al Davis di quegli anni, una certa maggiore capziosità metrica (di tre pezzi contenuti in «Mwandishi», l’esordio discografico della band, due pezzi hanno l’unità di tempo di 15).

 Negli anni, alla musica del Mwandishi, ascoltata più volte anche su Jazz nel pomeriggio, si è voluto attribuire un valore profetico, contesta com’è di generi, culture e sonorità diverse di cui la popular music, più ancora che il jazz,  si sarebbe nutrita nelle sue varie declinazioni dei decenni successivi. Una decina di anni fa lo scrittore e musicista Bob Gluck ha dedicato al Mwandishi uno studio molto apprezzato.

 Oggi dal primo disco del Mwandishi senti Wandering Spirit Song, composizione di Julian Priester, un lungo pezzo dalle sonorità suggestive in cui la derivazione da «In A Silent Way» è ancora chiara e così la parentela con una lingua jazzistica grosso modo mainstream.

 Mwandishi significa «compositore» in swahili; tutti i componenti della band sono indicati nel disco anche con un nome swahili.

 Wandering Spirit Song (Julian Priester), da «Mwandishi», Warner Brothers. Mwandishi: Eddie Henderson (Mganga), tromba; Julian Priester (Pepo Mtoto), trombone; Bennie Maupin (Mwile), clarinetto basso, flauto contralto; Herbie Hancock (Mwandishi), piano elettrico, elettronica varia; Buster Williams (Mchezaji), contrabbasso e basso elettrico; Billy Hart (Jabali), batteria; Leon Chancler (Ndugu), percussioni. Registrato nel marzo 1971.


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