martedì 23 marzo 2021

Donna Lee – Lady Bird – Flamingo (Archie Shepp)

 Chissà la storia che c’è dietro questo disco di Archie Shepp del 1978: una storia interessante deve pur esserci, perché questa non è una seduta come tante altre. Shepp, per cominciare, vi suona il sax contralto e non credo che l’abbia mai fatto in altri dischi (nel caso, confutami nei commenti); poi, il programma è per 4/5 di classici del bebop, e l’eteròclita sezione ritmica non la si assocerebbe normalmente a lui.

 Il risultato è buono: Shepp, che non è mai stato un changes player virtuoso, non inciampa nemmeno sui percorsi a ostacoli accordali di Donna Lee, anzi, li «negozia», come dicono gli americani, con scrupolo forse maggiore che non avrebbe avuto con il suo mezzo consueto, il sax tenore. 

 L’atout di Shepp, nel lavorare su materiali della tradizione come ha fatto ormai per la gran parte della sua carriera, è la concentrazione espressiva, il saper sempre esattamente dove andare; è una chiarezza di obiettivo che si traduce in una pulizia di segno, in una schiettezza di percorso e, in questa precisa circostanza, in un relax (in Flamingo Shepp cita Deep Purple) che soprassiede anche una limitata padronanza armonica. In questo Shepp è assai diverso da un David Murray, per dire un musicista che potrebbesi considerargli poeticamente affine, o da uno invece da lui così disforme come Anthony Braxton: tutti e due i quali, invece, sugli accordi non se la cavano tanto bene.

 È così che Archie Shepp va di eccellente conserva con il trio ritmico. Jaki Byard è saporoso e disinvolto come sempre, e come sempre fa se stesso in relativa autonomia o indifferenza rispetto al contesto: i suoi liquidi arpeggi un po’ à la Garner in Flamingo diluiscono bene l’alto astringente di Shepp. McBee e Haynes sono due padreterni per tutte le stagioni: sta’ attento all’assolo di McBee in Flamingo, allo straniante accompagnamento che Byard vi fornisce – l’intesa dei due è preziosa per tutto il disco – e al chorus che subito segue, con il ritorno del sax. 

 Donna Lee (Davis), da «Lady Bird», Denon DC-8546. Archie Shepp, sax alto; Jaki Byard, piano; Cecil McBee, contrabbasso; Roy Haynes, batteria. Registrato il 7 dicembre 1978.

 Lady Bird (Dameron), id.

 Flamingo (Anderson-Grouya), id.

2 commenti:

Sergio Pasquandrea ha detto...

Negli anni Settanta succedevano un sacco di cose strane, belle o brutte che fossero.

Marco Bertoli ha detto...

Vero. In quegli anni in cui i dischi si vendevano come il pane e anche i dischi di jazz, le case discografiche facevano sovente accostamenti un po’ così, a cui peraltro credo che i musicisti si prestassero non malvolentieri. Questo secondo me è venuto bene. Rimane il mistero del sax alto…