domenica 26 luglio 2015

Dunkel (Julia Hülsmann)

 Forse certe forme sonore fabbricate dalla Ecm, così polite e fredde, cupe (dunkel) ma in maniera tutt’affatto che minacciosa, anzi, rassicurante come una stanza da letto dalle pareti spesse e  le imposte semichiuse in un primo pomeriggio di estate piena; forse, dicevo, queste musiche che in tanti appassionati adoriamo disprezzare trovano una loro ragione d’uso proprio in pomeriggi canicolari com’è questo.

 Il blog si vota provvisoriamente al ristoro fisico dei quattro ascoltatori residui. Prima o poi qualcosa succederà, come continuavo a ripetermi ascoltando questo disco della tedesca Julia Hülsmann, che era più fantasiosa, audace e anche più pop quando registrava per la ACT, una decina di anni fa.

 È musica dolcemente sepolcrale.

 Dunkel (Hülsmann), da «In Full View», Ecm 2306. Tom Arthurs, tromba; Julia Hülsmann, piano; Marc Muellbauer, contrabbasso; Heinrich Köbberling, batteria. Registrato nel giugno 2012.

2 commenti:

loopdimare ha detto...

il pomeriggio è meno afoso dei precendti ma non sembra beneficiare moltissimo di questa musica. il trombettista ha la sonorità giusta (quella che presefisco frequenta gli alti solo raramente) ma non sembra brillare in personalità: frenato nel fraseggio e poco fiducioso del fascino del suono fine a se stesso. mi ricorda alla lontana Ted Curson ma anche certe atmosfere snervaye di Jon Hassell, ma sempre senza tropo disturbare i display luminosi di registrazione.

Jazz nel pomeriggio ha detto...

Già…

Domani si cambia musica, ma in fondo non troppo.