Reload dal 27 maggio 2010.
James Carter è un multisaxofonista nero emerso fra lo scorcio finale degli anni Ottanta e quello iniziale dei Novanta. Come tutti i c.d. giovani leoni di quegli anni, è un supervirtuoso capace di tutto e perfettamente a conoscenza della tradizione. A differenza di quasi tutti gli altri, però, Carter arriva intelligentemente a includere nella tradizione del jazz anche le composizioni di un Anthony Braxton, che proprio non somigliano a Confirmation o a I Remember Clifford.
Per esempio, nel significativamente intitolato «Conversin’ With the Elders» del 1996 (Atlantic 7567-82908-2), Carter esegue una composizione di Braxton dal caratteristico titolo #40Q e rappresentata da un ancor più caratteristico diagramma (o «scatola») che ho cercato di riprodurre:
Al sax baritono, Carter duetta con l’altro baritonista Hamiet Bluiett (del World Saxophone Quartet) con la ritmica di Craig Taborn, piano, Jaribu Shahid, contrabbasso, Tani Tabbal, batteria.
Composition #40Q
2 commenti:
Nevrotico, cogitabondo e accattivante.
G
Carter rulla. Questo disco me lo sono preso alcuni mesi fa dietro tuo consiglio, fra l'altro...
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