sabato 28 novembre 2015

[Guest Post #58] Guido Calza & Honi Gordon

Chissà le volte che ti sei domandato: quanti saranno i traduttori di mestiere che siano anche appassionati di jazz? Ecco, che io sappia almeno due: oltre a me, sempre a Milano c’è l’eccellente Guido Calza, che poche sere fa è andato a sentire Bob Dylan e dopo ha pensato a noi. La sua scelta, raffinata come il commento che l’accompagna, ci offre anche un grande assolo di Jaki Byard e, ascolto raro, Ken McIntyre.

 Vorrei proporre un guest post a seguito del concerto di Bob Dylan. Un omaggio.

 Com’è noto Dylan si è avvicinato al repertorio degli standard con esiti quanto meno interessanti. A Milano ha eseguito un pezzo ricordato, oltre che per le due versioni di Sinatra, per quella di una giovanissima Honi Gordon (che collaborò con Mingus, nientemeno): Why Try To Change Me Now, di McCarthy e Cy Coleman (la classe non è acqua).

 La voce della Gordon, di chiara ispirazione «vaughaniana», ha un bel timbro caldo e nei gravi, che contrasta con gli acuti chiari e quasi «da bianca». Il pezzo, registrato per il suo unico album (Prestige) nel 1962, è movimentato da un assolo blueseggiante di Jaki Byard, che raddoppia il tempo e anticipa le virtuose variazioni del finale.

 Why Try to Change Me Now (Coleman-McCarthy), da «Honi Gordon Sings», Prestige 7230. Honi Gordon, voce; Jaki Byard, piano; Wally Richardson, chitarra; Ken McIntyre, flauto, sax alto; George Duvivier, contrabbasso; Eddie Shaughnessy, batteria. Registrato il 23 marzo 1962.

7 commenti:

loopdimare ha detto...

cantante interessante a me sconosciuta (prima o poi bisognerebbe fare un bell'elenco ragionato di voci poco note, specialmente in Italia) e molto bello l'assolo di Byard che vivacizza un po' l'atmosfera senza stravolgerla.

Paolo il Lancianese ha detto...

Splendida voce davvero. (A me piace anche come la fa Dylan; a questo proposito i pareri sono discordi, lo so, ma a me il suo ultimo disco è piaciuto, anche per la scelta dei brani). La Honey collaborò, oltre che con Mingus, con Mary Lou Williams, Hank Jones, Eddie Jefferson, Dizzy Gillespie, Lionel Hampton: poche cose ma tutte di alto livello. Su Wikipedia la trovi, ma in tedesco e in esperanto, non in inglese. Invano la cercheresti in altri manuali di jazzistica consultazione. Qui, invece, calza a pennello.

loopdimare ha detto...

Io a Dylan darei un 6 e devo dire che temevo peggio.

Guido ha detto...

Bene, mi fa piacere che vi piaccia. Il disco è stato ristampato in cd nel '95 nella serie OJC, ma credo in poche copie. Si apre con un'ottima versione vocale di Strolling (la mingusiana Nostalgia in Times Square), che vi consiglio di caldamente di ascoltare per apprezzare la Gordon in veste più swingante.
Per chi è interessato a questi dettagli, credo sia una delle poche vocalist registrate da Rudy Van Gelder.
(Marco, grazie per l'invito e l'introduzione.)

Marco Bertoli ha detto...

Bell'esordio! Aspettiamo il seguito presto.

Anonimo ha detto...

Stupenda!

Valentina

Marco Bertoli ha detto...

Ciao Valentina!