Dico la verità, questi inediti di Erroll Garner usciti da pochissimo non mi sembrano dei capolavori perduti e riportati alla luce, come pure ho letto sarebbero. A «produrre» le sedute, fra il 1967 e il ’71, fu la manager, amica, esecutrice testamentaria di Erroll, Martha Glaser, morta nel 2014, e dal banter fra una take e l’altra i due sembrano essersi divertiti un mondo, un po’ troppo in effetti; l’impressione generale è di una certa sciattezza, una mancanza di concentrazione.
Poi, certo, è difficile che in un assolo di Garner non ci sia almeno un bel po’ di swing da portarsi a casa; e comunque sia, questa di Misty è una delle versioni d’autore più belle che io conosca.
Satin Doll (Ellington), da «Ready Take One», Columbia/Legacy. Erroll Garner, piano; Ike Isaac, contrabbasso; Jimmie Smith, batteria; Jose Mangual, conga. Registrato nel 1967.
Down Wylie Avenue (Garner), id.
Misty (Garner), id.
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1 commento:
da ragazzo Garner mi piaceva moltissimo. Poi ho cominciato a intravedere la routine che spesso attraversava i brani. Poi ho cominciato a non reggere più i tempi lenti artificialmente gonfiati dalla bulimia del nostro...
Quella dei tempi lenti affrontati con l'ossessione di riempire ogni pausa è stata poi una caratteristica passata a Peterson.
In conclusione per entrambi meglio i tempi veloci.
Quanto a Misty vedo che ha metà si raddoppia il tempo, a scanso di equivoci.
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