Mi ha entusiasmato questa versione di Night and Day di Vijay Iyer, un musicista che mi sembra diventare via via più bravo (questo è uno dei suoi ultimi dischi); o almeno, a me piace sempre di più con tempo, laddove sulle prime non mi aveva persuaso.
Bene alla sua altezza sono gli altri due; il batterista Sorey ha una carriera parallela, o forse convergente, di compositore «concertistico».
Night and Day (Porter), da «Uneasy», ECM. Vijay Iyer, piano; Linda Oh, contrabbasso; Tyshawn Sorey, batteria. Registrato nel 2020.
4 commenti:
Il mio primissimo commento su JnP riguardava proprio Vijay Iyer, di cui l'8 novembre 2010 avevi postato un pezzo tratto da "Historicity", un disco che mi aveva entusiasmato (e in estate avevo assistito a un suo bellissimo concerto alla Casa del Jazz). I dischi successivi hanno confermato e rafforzato quel primo giudizio.
Quanto tempo è passato!
Anche a me all'inizio lasciava perplesso: trovavo troppo virtuosismo che girava un po' a vuoto. Qui è più convincente e la scelta di un ritmo rilassato ma non moscio è per me la chiave della riuscita.
“Vistuosismo“ nel senso pianistico non direi; fra l’altro, Iyer racconta di essere al pianoforte presso che autodidatta. Nel senso musicale, compositivo, sì, in molti suoi dischi risulta capzioso.
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