«Dig» di Miles Davis è una pietra angolare dell’hard bop e anche della carriera di Miles, che nel disco non sviluppa soltanto il suo stile individuale ma anche il gusto per una sonorità complessiva stratificata, dotata di profondità, grazie all’uso in front line di sax contralto e tenore, come pochi anni dopo nel sestetto di «Kind of Blue». Nel pezzo che sentiamo oggi, però, il contralto (Jackie McLean) non c’è.
It’s Only A Paper Moon contiene un assolo di Sonny Rollins che forse è il suo primo grande assolo su disco. Sonny qui riesce in una intimo e autorevole, astratto e colloquiale. La sua sonorità giovanile, Stanley Crouch l’ha definita «ghostly» e qui si capisce perché, fischi d’ancia, soffi e tutto il resto.
It’s Only A Paper Moon (Arlen-Harburg-Rose), da «Dig», Prestige. Miles Davis, tromba; Sonny Rollins, sax tenore; Walter Bishop, Jr., piano; Tommy Potter, contrabbasso; Art Blakey, batteria. Registrato il 5 ottobre 1951.
4 commenti:
E' bello ogni tanto trovare qualcuno che dia il giusto il risalto a Dig e in generale al Davis su Prestige, messo in ombra forse dalla mancanza di aneddoti e frasi fatte...
Vero. Ciao!
«Ghostly», cioè – come è stato tradotto da una pluripremiata giovane scrittrice che si cimenta anche in traduzioni, osannate dalle redazioni – «fantasmagorico», no?
IL NOME! Ciao Ale
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