Nel 1932, tornato da poco da una delle sue esplorazioni europee nel corso della quale era riuscito anche a finire in galera a Parigi per un anno (niente di che, aveva preso a revolverate un altro musicista americano; l’aveva mancato ma aveva ferito dei passanti), Sidney Bechet mise insieme, a New York, un sestetto con il trombettista Tommy Ladnier e con quello incise anche diversi dischi molto belli.
Ma la Depressione infuriava: i due finirono con il dover sciogliere il complesso e aprire una stireria, dove Ladnier arrotondava anche lustrando le scarpe degli avventori. La vita del jazzman è sempre dura, ma in certi periodi è stata più dura che in altri, mi pare.
Maple Leaf Rag (Joplin), da «Sidney Bechet & The New Orleans Feetwarmers Vol. 1», King Jazz sm 3571. Tommy Ladnier, tromba; Teddy Nixon, trombone; Sidney Bechet, sax soprano; Henry Duncan, piano; Wilson Meyers, contrabbasso; Morris Morand, batteria. Registrato il 15 settembre 1932.
I’ve Found A New Baby (Palmer-Williams), id.
Shag (Bechet), id.
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2 commenti:
se l'è cavata con poco per aver sparato in mezzo a della gente... i pezzi sono molto molto belli.
A Parigi, in quegli anni, gli artisti Negri erano in gran voga (la famosa Revue Nègre, a cui partecipavano fra gli altri Josephine Baker e proprio Sidney bechet, vi era andata in scena nel 1925). Mi diverte supporre che il Nostro avesse uno sconto di pena per meriti pittoreschi. A Parigi stavanno attenti a queste cose; oggi, purtroppo, hanno altre rogne da grattare.
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