giovedì 31 ottobre 2013

Sanity (Ralph Alessi)

 Mi dispiace di aver lasciato un buco di oltre due settimane nella programmazione del blog, senza dire niente. Scusami, ho avuto un po’ da fare ma sto bene (di fatto, sto meglio ora di due settimane fa, quando postavo con regolarità).

 Ricomincio con un post interlocutorio, diciamo così: un pezzo di musica che ti propongo non tanto perché mi sia piaciuto, ma perché conferma la mia tesi (non solo mia, certo) che qualunque cosa la ECM tocchi – con poche eccezioni, e una la vedremo fra pochi giorni – diventi prima di tutto «un disco ECM», non importa chi ci suoni dentro.

 Qui, per esempio, leader e compositore è l’eccellente, intelligentissimo trombettista Ralph Alessi, uno dei migliori, con un trio di classe mondiale dove Jason Moran «tira» le esecuzioni come fosse un saxofono. La musica non è brutta, tutt’altro, ma rispetta con precisione sospetta tutti i parametri ECM di cui abbiamo spesso parlato, anche se in modo più interessante e vivace, per esempio, degli ultimi dischi di Michael Formanek o di Chris Potter, che possono per più versi avvicinarsi a questo.

 Sanity (Alessi), da «Baida», ECM 2321. Ralph Alessi, tromba; Jason Moran, piano; Drew Gress, contrabbasso; Nasheet Waits, batteria. Registrato nell’ottobre 2012.



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martedì 15 ottobre 2013

[Guest post #41] Sergio Pasquandrea & Stan Getz

 Meno male che c’è Sergio Pasquandrea a ricordarsi del guest post. Qui ha trovato un quartetto di Stan Getz in cui Steve Kuhn e Scott LaFaro, freschi rispettivamente di Coltrane e di Coleman, cercano di effettuare un dirottamento.

 Ho fatto un rapido e approssimativo calcolo. Se dovessi riascoltare, una sola e unica volta, tutti i cd, gli LP e le musicassette che ho in casa (lasciamo perdere, per carità, i giga- o tera-byte di materiale immagazzinato negli hard-disk), e se dovessi dedicare a questa nobile attività un paio d’ore quotidiane, comprese domeniche e feste comandate (per realismo, non posso ipotizzare di più), terminerei il lavoro tra un quarto di secolo circa, ad essere ottimisti.

 Se consideriamo anche che, per diletto o per mestiere, ascolto ogni anno qualche centinaio di nuovi titoli, si pone il problema di ottimizzare il tempo a disposizione, che per inaggirabili limiti della natura umana non è infinito.

 Tutto questo discorso per dire che, ultimamente, sto ripescando vecchi dischi, sepolti da anni sugli scaffali. Uno è questa raccolta di live getziani, che conserva ancora la pecetta con il prezzo in vecchie lire (14900). Premesso che non ricordo di aver mai ascoltato, da parte di Stan Getz, una singola esecuzione men che eccellente, la mia traccia preferita, nonostante una ripresa sonora tutt’altro che ottimale, è questa Airegin, eseguita con una formazione di fuoriclasse e registrata al festival di Newport nel 1961. L’esprit du temps si avverte in una certa tendenza all'astrazione, persino in Getz.

 Buon ascolto a tutti.

 Airegin (Rollins), da «The Golden Years 1958-1961. Volume Two»,  Moon Records MCD040-2. Stan Getz, sax tenore; Steve Kuhn, pianoforte; Scott LaFaro, contrabbasso; Roy Haynes, batteria. Registrato nel 1961.



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lunedì 14 ottobre 2013

Faulkner - MW108.7 Revival - Bird & Beyond (Bernardo Sassetti)

 Di Bernardo Sassetti e del suo trio ti ho parlato non molto tempo fa. Eccoli qui in una vena più intellettuale, ora concettuale, ora astratta, sempre interessante.

 Faulkner (Sassetti), da «Motion», Clean Feed CF177CD. Bernardo Sassetti, piano preparato. Registrato nel novembre-dicembre 2009.



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 MW108.7 Revival (Sassetti), ib. Sassetti, piano; Carlos Barretto, contrabbasso; Alexandre Frazão, batteria.




 Bird & Beyond (Sassetti), id.



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sabato 12 ottobre 2013

The Days Of Wine And Roses (Bill Carrothers)

 Il Rossese di Dolceacqua, detto anche solo Dolceacqua, è un vino prodotto nel ponente ligure, ed esattamente in val Nervia, in val Verbone ed in una porzione della Valle Roja nella provincia di Imperia.I principali Comuni interessati nella produzione sono: Camporosso, Dolceacqua, Perinaldo, San Biagio della Cima, Soldano, Vallecrosia, Ventimiglia. 
(Wikipedia)
 Io non sono un esperto di vino, mi accontento di bere quello che c’è. MG, il mio già sédulo commentatore genovese, invece di vino è cultore (e di jazz e di boxe e, e, e); rifiuta sordamente le mie richieste di un guest post, ma ogni tanto, dalla bella Liguria, mi spedisce delle bottiglie di Rossese. Io, ripeto, di vino non sono esperto, ma sento bene la differenza fra quel Rossese e il vino che bevo di solito. Non capisco però perché, secondo MG, il dono delle bottiglie debba esentarlo dalla buona creanza di un guest post.

 The Days Of Wine And Roses (Mancini), da «A Night At The Village Vanguard», Pirouet LC 12741. Bill Carrothers, piano. Registrato il 18 luglio 2009.



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venerdì 11 ottobre 2013

Civilization And Its Discontents (Pepper Adams)

 Pepper Adams, uomo provvisto non solo di un sax baritono e di dovizioso talento per suonarlo, ma anche di ampia cultura e di un senso dell’umorismo peculiare, diede a questa cogitabonda sua ballad del 1973 il titolo di un saggio di Freud, «Das Unbehagen in der Kultur», noto in italiano con il titolo «Il disagio della civiltà».

 Roland Hanna è per me sempre un piacere sentirlo. E anche gli altri due.

 Civilization And Its Discontents (Adams), da «Ephemera», Spotlite PA6. Pepper Adams, sax baritono; Roland Hanna, piano; George Mraz, contrabbasso; Mel Lewis, batteria. Registrato il 10 settembre 1973.



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giovedì 10 ottobre 2013

Trouble In Mind (Mose Allison)

 Mose Allison, artista dalle molte risorse, qui suona la tromba con sordina e lo fa anche bene, in uno stile assai più arcaico di quello che usa per il pianoforte.

 Trouble In Mind (Richard Jones), da «Local Color», Prestige/OJC 00025218645720. Mose Allison, tromba; Addison Farmer, contrabbasso; Nick Stabulas, batteria. Registrato l’8 novembre 1957.



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mercoledì 9 ottobre 2013

Liza (Paul Motian)

 Ho sentito questa canzone, precisamente in quest’esecuzione, poco fa alla radio, e mi sono ricordato di possederne il disco. Siccome mi è piaciuta e mi piacque a suo tempo, te la passo calda calda.

 Liza (Gershwin), da «On Broadway Vol. 1», Winter & Winter 919 029-2. Joe Lovano, sax tenore; Bill Frisell, chitarra; Charlie Haden, contrabbasso; Paul Motian, batteria. Registrato nel novembre 1988.



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martedì 8 ottobre 2013

Scriabin - Taking Sides (Dave Douglas)

 Scriabin (Douglas), da «Constellations». Dave Douglas’ Tiny Bell Trio: Dave Douglas, tromba; Brad Shepik, chitarrra; Jim Black, batteria. Registrato nel gennaio 1995.



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 Taking Sides (Douglas), id.



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domenica 6 ottobre 2013

Corner (Michele Polga)

 Non è che un pezzo di hard bop non avventuroso, ma suonato con impressionante convinzione e swing da questo quintetto a nome di Michele Polga.

 Corner (Polga), da «Studio Session», Abeat ABJZ125. Fabrizio Bosso, tromba; Michele Polga, sax tenore; Luca Mannutza, piano; Luca Bulgarelli, contrabbasso; Tommaso Cappellato, batteria. Registrato il 16 gennaio 2013.



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sabato 5 ottobre 2013

Monk’s Glimpse (Andrew Hill)

 «Uno sguardo di Monk» o forse «su Monk»; la strana composizione di Andrew Hill, come sempre allo stesso tempo complessa ed evasiva, evoca Monk senza richiamarlo in nessuna modalità palese.

 I compagni di Hill sono occasionali, ma nell’occasione di questa session milanese (in un’estate che ricordo come particolarmente tormentosa) tutto funziona alla perfezione e anzi con una levità insolita in questo musicista.

 Monk’s Glimpse (Hill), da «Shades», Soul Note 121113-1. Clifford Jordan, sax tenore; Andrew Hill, piano; Rufus Reid, contrabasso; Ben Riley, batteria. Registrato il 3 luglio 1986.



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venerdì 4 ottobre 2013

In A Sentimental Mood (Connie Crothers)

 Quello di stamattina è davvero un ascolto insolito. Ne è protagonista, insieme con la saxofonista Jessica Jones, Connie Crothers, pianista californiana di nascita, sulla settantina, allieva e seguace devota di Lennie Tristano (è anche presidente della Lennie Tristano Jazz Foundation).

 La Crothers, pur appartata, ha avuto una lunga carriera e collaborazioni illustri, la più nota forse quella con Max Roach per un disco di duetti del 1982. La matrice tristaniana è nella Crothers, come in tutti gli studenti di Tristano, specie i pianisti, evidente, ma in un edificio stilistico personale, cerebralmente impetuoso, in cui la voce un po’ fioca della saxofonista risulta dispersa.

 In A Sentimental Mood (Ellington), da «Live At The Freight», New Artists NA1056CD. Jessica Jones, sax tenore; Connie Crothers, piano. Registrato il 10 agosto 2011.



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giovedì 3 ottobre 2013

Dearth Of A Nation (Lee Konitz)

 Il titolo farebbe pensare a una scelta ad hoc a commento della tragedia ridicola in corso nella patria del jazz, o meglio nel suo governo; in realtà è un blues spensierato, composto e arrangiato da Jimmy Knepper per questo bellissimo nonetto di Lee Konitz nel 1977.

 Dearth Of A Nation (Knepper), da «Yes, Yes, Nonet», SteepleChase SCS 1119. John Eckert, Tom Harrell, tromba; Jimmy Knepper, trombone; Sam Burtis, trombone basso; Lee Konitz, sax alto e soprano; Ronnie Cuber, sax baritono; Harold Danko, piano; Buster Williams, contrabbasso; Billy Hart, batteria. Registrato il 17 aprile 1977.



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mercoledì 2 ottobre 2013

Soulnik (Doug Watkins),

 Doug Watkins (1934-1962), uno dei grandi del contrabbasso moderno, fra l’altro cugino di Paul Chambers, qui ha per le mani il violoncello. La compagnia è tutta di suoi concittadini, da Detroit.

 Soulnik (Lateef), da «Soulnik», [Prestige] OJCCD-1848-2. Yusef Lateef, oboe; Doug Watkins, violoncello; Hugh Lawson, piano; Herman Wright, contrabbasso; Lex Humphries, batteria. Registrato il 17 maggio 1960.



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