lunedì 18 novembre 2013

Together Again - Sandy (Howard McGhee & Teddy Edwards)

 Sono convinto che se la fortuna gli fosse stata più amica (soprattutto se lui fosse stato più amico di se stesso), oggi ricorderemmo Howard McGhee come uno dei più grandi trombettisti del jazz moderno, al livello almeno di un Lee Morgan. Non è andata così, ma anche nelle testimonianze che ci restano si sente un musicista di classe superiore, dal suono e dal fraseggio personalissimi, capace di costruire assoli fantasiosi sempre in forte equilibrio formale.

 In questa seduta californiana del 1961, «Maggie» è in compagnia di un altro magnifico jazzista, Teddy Edwards, partner ideale, e di Phineas Newborn, il cui pianismo iperattivo si acclimata sorprendentemente bene nella circostanza.

 Together Again (Edwards), da «Together Again!!!!», [Contemporary] OJCCD-424-2. Howard McGhee, tromba; Teddy Edwards, sax tenore; Phineas Newborn, piano; Ray Brown, contrabbasso; Ed Thigpen, batteria. Registrato nel maggio del 1961.



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 Sandy (McGhee), id.



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mercoledì 13 novembre 2013

Scag (Archie Shepp)

 Archie Shepp qui parla di eroina.

 Scag (Shepp), da «New Thing At Newport. Archie Shepp / John Coltrane», Impulse! 0602517920392. Archie Shepp con Bobby Hutcherson, vibrafono; Barre Phillips, contrabbasso; Joe Chambers, batteria. Registrato il 2 luglio 1965.



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lunedì 11 novembre 2013

[Guest Post #42] Sergio Pasquandrea & Jacopo Pierazzuoli

 Da Sergio Pasquandrea, ormai ufficialmente appaltatore del guest post. Condivido l’ammirazione per Succi e Bolognesi, e anche per gli altri.

 Non so, a me questo «Almost Jazz» è piaciuto.

 Dico «non so», perché non saprei bene come classificare il disco. C’è un’evidente impronta del free storico; ma ci sono dentro anche influenze rock (il leader, Jacopo Pierazzuoli, ha un passato – e credo anche un presente – di batterista metal), che in teoria non dovrebbero farmelo piacere, e invece mi piace lo stesso. E poi ci sono Achille Succi e Silvia Bolognesi, due musicisti per i quali ho un enorme rispetto.

 Questi sono il primo e l’ultimo brano del disco. Insomma, giudicate voi.

 Persia (Pierazzuoli), da «Almost Jazz»,  Dodicilune Ed305. Achille Succi, sax alto, clarinetto basso; Silvia Bolognesi, contrabbasso; Jacopo Pierazzuoli, batteria. Registrato nel settembre 2012.



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 Seconds (Pierazzuoli), id., più Carlotta Limonta, voce.



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domenica 10 novembre 2013

Jenny (Milt Buckner, Arnett Cobb)

 Proprio belli, i quattro pezzi i pezzi incisi nel 1946 a Los Angeles da questa piccola orchestra arrangiata e diretta da Milt Buckner, che prende nome («The Hamptone All Stars») dalla formazione più grande da cui proviene, l’orchestra di Lionel Hampton, in quegli anni popolarissima.

 Due trombe, clarinetto, sax tenore e sax baritono sono organizzati in modo compatto e fantasioso, con il baritono (nelle mani precisissime di Charles Fowlkes) a doppiare all’ottava la prima tromba e il clarinetto e a punteggiare profondamente i chorus con uno stilema che diverrà proprio del primo rhythm’n'blues. Buckner si produce qui, gemendo forte, in un assolo a block chords o locked hands, una tecnica di cui è considerato il pioniere.

 Arnett Cobb, tenorista per cui ho un debole, vi figura con il rilievo di featured soloist.

 Jenny (Buckner), da «Arnett Cobb And His Orchestra, 1946-1947», Chronological Classics 1071. Arnett Cobb And the Hamptone All Stars: Wendell Culley, Joe Morris, tromba; Herbie Fields, clarinetto; Arnett Cobb, sax tenore; Charlie Fowlkes, sax baritono; Milt Buckner, piano, arrangiamento; Billy Mackel, chitarra; Charles Harris, contrabbasso; George Jenkins, batteria. Registrato nel 1946.



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sabato 9 novembre 2013

Nublu - Reava’s Waltz - Star Eyes (Ted Curson)

 Ted Curson, morto quasi precisamente un anno fa, è stato un trombettista magnifico e un musicista brillante. Benché la sua notorietà resti affidata soprattutto alla collaborazione con Charles Mingus (ma su Jnp l’hai sentito anche con Cecil Taylor, Archie Shepp e Andrew Hill), Curson seppe poi farsi valere in una lunga carriera, anche discografica, da leader.

 Questo disco del 1965 evoca un po’ abusivamente nel titolo la New Thing, di cui di fatto non si sente traccia. Si tratta comunque un hard bop avanzato e avventuroso, che quando non è basato direttamente sul blues fa sistematico uso di pedali armonici e di ostinati (nell’unico standard, Star Eyes, la rilucente sonorità di Curson ricorda molto Thad Jones). La recente esperienza mingusiana è ben avvertibile e, per esempio nel caso di Reava’s Waltz, patente (si pensa a Better Git It In Your Soul o a ‪Wednesday Night Prayer Meeting‬).

 I compagni di Curson, la sua working band del periodo, meritano ciascuno una parola. George Arvanitas, alle prese con il solito pianoforte-catorcio, era un eccellente pianista francese che lavorò molto negli USA; Herb Bushler, qui al contrabbasso, sarebbe diventato uno dei principali esponenti del basso elettrico e avrebbe dato un contributo essenziale a tanti dischi delle orchestre di Gil Evans. Di Dick Berk è Curson stesso, nelle note di copertina, a dire come sia «uno dei pochi musicisti bianchi dotati di swing» (immagino comunque che pensasse lo stesso di Arvanitas e Bushler).

 Bill Barron, saxofonista valoroso, lo abbiamo già incontrato qui sopra in un disco in cui faceva coppia, non per l’unica volta, con Booker Ervin. Beh, qui sembra davvero di sentire Booker Ervin, tanto che se questo disco mi fosse stato proposto in un blindfold test, non avrei esitato a fare il nome del texano.

 Nublu (Curson - Barron), da «The New Thing & The Blue Thing», Atlantic 8122-79689-9. Ted Curson, tromba; Bill Barron, sax tenore; George Arvanitas, piano; Herb Bushler, contrabbasso; Dick Berk, batteria. Registrato nel marzo 1965.



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 Reava’s Waltz (Curson), id. ma senza Arvanitas.



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 Star Eyes (Raye - DePaul), id. ma senza Barron.



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venerdì 8 novembre 2013

On A Slow Boat To China (Milt Jackson)

 On A Slow Boat To China (Loesser), da «Bag’s Bag», [Pablo] OJC 00025218693523. Milt Jackson, vibrafono; Ray Brown, contrabbasso. Registrato il 21 gennaio 1980.



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giovedì 7 novembre 2013

Cunningbird (Jimmy Knepper, Charles Mingus)

 Per una volta, Charles Mingus è sideman di Jimmy Knepper, oltre che produttore della seduta per la sua etichetta Debut, che ebbe vita breve ma fervida. L’entourage e, in parte, l’atmosfera sono quelli dei workshop mingusiani del periodo, già sentiti qui sopra.

 I cultori dell’aneddotica mingusiana ricorderanno che la collaborazione dei due s’interruppe alcuni anni dopo, quando il sempre affabile Mingus minacciò di morte il trombonista (si limitò poi a rompergli i denti).

 Cunningbird (Knepper), da «Charles Mingus - Leader on Debut», [Debut] OJC 0600753426081. Jimmy Knepper, trombone; Joe Maini, sax alto; Bill Triglia, piano; Charles Mingus, contrabbasso; Dannie Richmond, batteria. Registrato il 10 giugno 1957.



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martedì 5 novembre 2013

Socket (Tim Berne)

 Nudo e crudo, un pezzo dal più bel disco di jazz che ho sentito quest’anno (che cosa strana sentire su un disco ECM un pianoforte che suona come un pianoforte reale). 

 Socket (Berne), da «Shadow Man», ECM 2339. Tim Berne’s Snakeoil: Tim Berne, sax alto; Oscar Noriega, clarinetto; Matt Mitchell, piano; Chas Smith, batteria, vibrafono. Registrato nel gennaio 2013.



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domenica 3 novembre 2013

My Son Ra (Arthur Blythe)

 In parte di questo disco, Arthur Blythe, che sul finire degli anni Settanta pareva avere il mondo del jazz in mano e poi invece boh, usò la sezione ritmica del trio Air, più John Hicks. 

 My Son Ra (Blythe), da «Illusions», Koch Jazz. Arthur Blythe, sax alto; John HIcks, piano; Fred Hopkins, contrabbasso; Steve McCall, batteria. Registrato nell’aprile 1980.



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sabato 2 novembre 2013

Rhonda (Hampton Hawes)

 Questo valzerino, così palesemente memore di Waltz For Debby,  è l’omaggio di Hampton Hawes al suo contemporaneo Bill Evans, per tanti versi un pianista a lui opposto. In questo disco magnifico, alla batteria si ascolta il grande Donald «Duck» Bailey, che è venuto a mancare un paio di settimane fa.

 Rhonda (Hawes), da «Here and Now», Contemporary/OJCCD 178-2. Hampton Hawes, piano; Chuck Israels, contrabbasso; Donald Bailey, batteria. Registrato il 12 maggio 1965.



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venerdì 1 novembre 2013

Easin’ On Down (Fred Jackson)

 Prima di affrontare, la settimana ventura, delle musiche che già mi figuro susciteranno qualche controversia, finisco questa con del jazz che dovrebbe vedere d’accordo tutti. Fred Jackson, il sax tenore titolare, te l’ho già fatto sentire un paio d’anni fa.

 Easin’ On Down (Jackson), da «Hootin’ ’n Tootin’», Blue Note TOCJ-4094. Fred Jackson, sax tenore; Earl Vandyke, organo; Willie Jones, chitarra; Wilbert Hogan, batteria. Registrato il 5 febbraio 1962.



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