giovedì 8 dicembre 2022

K-4 Pacific (Gerry Mulligan)

 Stimolato da un mio amico che l’ha nominato, ho riascoltato questo dimenticato da anni. Gerry Mulligan tornava alla discografia dopo un certo intervallo di tempo, con un jazz colorato di pop, molto 1971, molto piacevole.

 K-4 Pacific (Mulligan), da «The Age of Steam», A&M SP-3036. Harry “Sweets” Edison, Roger Bobo, tromba; Bob Brookmeyer, trombone a pistoni; Jimmy Cleveland, trombone; Ken Shroyer, trombone basso; Bud Shank, sax alto; Tom Scott, Ernie Watts, sax tenore, flauto; Gerry Mulligan, sax baritono; Roger Kellaway, piano; Howard Roberts, chitarra; Chuck Domanico, contrabbasso; Joe Porcaro, batteria. Registrato nel luglio 1971.

lunedì 5 dicembre 2022

Sin Street (Pete LaRoca Sims)

 Le turcherie, effetto collaterale nella musica, nell’arte e nel costume europei delle guerre contro i Turchi (e particolarmente della battaglia di Lepanto, 1571) sono arrivate a influenzare indirettamente il jazz, come riflesso di certe musiche sette- e ottocentesche da salon, e anche direttamente, come dimostra fra l’altro questo disco del 1967 del batterista Pete LaRoca Sims, molto bello e molto avanzato (peccato che PLRS, il batterista originale del quartetto di Coltrane, abbia di lì a poco abbandonato per molti anni la musica per mattersi a fare, go figure, l’avvocato…).

  In copertina il disco ha Le Bain Turc di Dominique Ingres, proprio come avrebbe avuto «Electric Bath» di Don Ellis, inciso nel settembre di quell’anno e contenente la famosissima turcheria Turkish Bath nell’allora esotico tempo di 7/4. Ma anche il tempo pari di questa sorta di blues turco di LaRoca cela una curiosa divisione interna, 2+4+2.

  Sin Street (Pete LaRoca Sims), da «Turkish Women at the Bath», 32 Jazz CD 32052. John Gilmore, sax tenore; Chick Corea, piano; Walter Booker, contrabbasso; Pete Laroca Sims, batteria. Registrato il 25 maggio 1967.

sabato 3 dicembre 2022

Night and Day (Vijay Iyer)

 Mi ha entusiasmato questa versione di Night and Day di Vijay Iyer, un musicista che mi sembra diventare via via più bravo (questo è uno dei suoi ultimi dischi); o almeno, a me piace sempre di più con tempo, laddove sulle prime non mi aveva persuaso.

 Bene alla sua altezza sono gli altri due; il batterista Sorey ha una carriera parallela, o forse convergente, di compositore «concertistico».

 Night and Day (Porter), da «Uneasy», ECM. Vijay Iyer, piano; Linda Oh, contrabbasso; Tyshawn Sorey, batteria. Registrato nel 2020.

venerdì 2 dicembre 2022

Love, Gloom, Cash, Love (Herbie Nichols) RELOAD

Reload dal 21 settembre 2011 

 Che disastro che Herbie Nichols non abbia potuto suonare e incidere di più con musicisti al suo livello. Con lui, anche gente come Roach, Blakey, Richmond, per tacere dei contrabbassisti, suonavano addirittura meglio del loro solito.

  Love, Gloom, Cash, Love (Nichols), da «Love, Gloom, Cash, Love», Betlehem/Rhino 76690. Herbie Nichols, piano; George Duvivier, contrabbasso; Danny Richmond, batteria. Registrato nel novembre 1957.

giovedì 1 dicembre 2022

Surrounding – Trees for the Forest – Trembling (Caleb Wheeler Curtis)

 Caleb Wheeler Curtis suona il sax alto e il soprano e compone le musiche che suona: ha trentasette anni, viene dal Michigan, è bianco. È un protetto del pianista Orrin Evans, che ha prodotto questo come i precedenti due dischi di Curtis per la sua casa discografica Imani.

 Da questo disco, Curtis esce un musicista riflessivo, poco sollecito di una musica e di un linguaggio solistico incalzanti e di immediata presa ritmica. La sua sonorità, quando non richiami Ornette (cosa che fa esplicitamente in Surrounding) è un po’ sfocata, sabbiosa, volutamente così poco autorevole fino a risuonare timida.

 Il disco si dichiara concepito nel corso di una residence che dev’essere stata bucolica a Peterborough, NH, come «MacDowell fellow» e ne porta secondo me gli indizi nel suo passo deliberato, ruminativo, in certo modo doveroso, quasi di chi senta di doversi attenere a un progetto, come da lui ci si aspetta. Musica ben fatta da musicisti competenti a dire poco, ma che mi ha dato l’impressione di marciare sul posto, un’impressione corroborata dal fatto che, della relativa larghezza delle maglie nell’armonia delle composizioni di Curtis, nessuno dei quattro si sente invogliato ad approfittare. La musica si sostiene alla fine sull’impalcatura robusta di una ritmica di pezzi grossi.

 Il programma si svolge sagacemente in pezzi brevi, e sono parecchi, dieci; sono arrivato in fondo non dirò stanchezza, ma con un piccolo sforzo dell’attenzione.

 Direi che mi vale la pena aspettare Curtis – che mi sembra più attrezzato come sopranista – al prossimo suo disco.

 Surrounding (Curtis), da «Heatmap», Imani. Caleb Wheeler Curtis, sax alto; Orrin Evans, piano; Eric Revis, contrabbasso; Gerald Cleaver, batteria. Registrato il 20 luglio 2021.

 Trees for the Forest (Curtis), id. ma Curtis suona il sax soprano.

 Trembling (Curtis), id.