lunedì 26 giugno 2017

Glass Of Water - Damn! Somebody Stole My Pants - My Romance (Leroy Vinnegar)

 Questa, mi riferisco in particolare ai primi due pezzi, potrebbe essere benissimo la «incidental music» di una pellicola del genere blaxploitation in voga in quegli anni (1973), di quelle interpretate da Ron O’Neal e Pam Grier in completi oltraggiosi e capigliature natural, con scorci allucinanti e coloratissimi di Times Square, Cadillac Eldorado e una canzone di Curtis Mayfield sotto i titoli.

 Glass Of Water (Vinnegar), da «Glass of Water», Legend Records LGS-1001. Dwight Dickerson, piano elettrico; Leroy Vinnegar, contrabbasso; Chuck Carter, batteria; Michel Barrere, percussioni. Registrato nel 1973.

 Damn! Somebody Stole My Pants (Vinnegar), id.

 My Romance (Rodgers-Hart), id.


sabato 24 giugno 2017

Peace With Myself - Right Now - Paper Man (Charles Tolliver) RELOADED

Reload dal 17 aprile 2011

  Da questo disco del 1968 ti propongo il bellissimo 3/4 Peace With Myself, la tirata Right Now, e il blues funky Paper Man, che sembra scritto da Wayne Shorter. L’intera seduta di «Paper Man» potrebbe essere una seduta Blue Note, magari d’un paio d’anni prima: Charles Tolliver vi ricorda anche più del solito Freddie Hubbard. Gary Bartz, che suona in Paper Man, era allora con Tolliver nel gruppo di Max Roach che pochi giorni prima aveva registrato «Members Don't Git Weary».

  Peccato solo per l’abominevole catenaccio che è capitato sotto le dita di Herbie Hancock: a metà del 1968, verso la fine della sua permanenza nel quintetto di Davis e con già diversi dischi importantissimi a suo nome, Hancock era uno dei jazzisti più in vista al mondo, ma anche per lui trovare un piano decente e decentemente accordato era come vincere al lotto. Certe cose, evidentemente, non cambiano mai.

  Peace With Myself (Tolliver), da «Paper Man», Arista/Freedom AL 1002. Charles Tolliver, tromba; Herbie Hancock, piano; Ron Carter, contrabbasso; Joe Chambers, batteria. Registrato il 2 luglio 1968.

  Right Now (Tolliver), ibid.

  Paper Man (Tolliver), ibid., più Gary Bartz, sax alto.

venerdì 23 giugno 2017

Rhythm X (Charles Brackeen)

 Ornette Coleman è un compositore e leader tanto originale e, come dicono gli americani, idiosincratico, che a ispirarsi a lui e ai suoi complessi il rischio continuo è di farne l’imitazione e nient’altro. Rischio che corse senza danni Charles Brackeen (chissà che fine ha fatto) nel 1968, e sì che aveva addirittura prelevato di peso il quartetto di Ornette.

 Sempre sia lodata l’etichetta Strata-East di Charles Tolliver e Stanley Cowell, senza la quale di tanto bel jazz fra anni Sessanta e Settanta non sarebbe rimasto niente.
  
 Rhythm X (Brackeen), da «Rhythm X», Strata-East SES 19736. Don Cherry, cornetta; Charles Brackeen, sax tenore; Charlie Haden, contrabbasso; Ed Blackwell, batteria. Registrato nel gennaio 1968.

giovedì 22 giugno 2017

Moanin’ (Oscar Peterson)

 Nel «Diario del ’71 e del ’72» Montale, così riferiva, ascoltava alla radio “la Carmen di Karajan / disossata con cura, troppo amabile”.

 Ecco, così percepisco io l’icona del soul jazz sotto le dita di Oscar Peterson in his prime dal vivo a Copenaghen: virtuosistica e swingante, e fin qui sai che sorpresa, e completamente de-funkyzzata, malgrado l’intervento blandamente correttivo di Ray Brown.

 Moanin’ (Timmons), da «Eloquence», Limelight. Oscar Peterson, piano; Ray Brown, contrabbasso; Ed Thigpen, batteria. Registrato nel 1965.

mercoledì 21 giugno 2017

Ill Wind (Budd Johnson) RELOADED

Reload dal 21 giugno 2014 

 Questa versione di Ill Wind condotta con molto gusto a tempo di bossa nova da Budd Johnson è un pezzo estivo nel miglior senso. La canzone di Harold Arlen è del resto veramente splendida; qui l’abbiamo sentita già almeno una volta, da Ben Webster.

 Ill Wind (Arlen-Koehler), da «Off the Wall», Argo LP-748. Joe Newman, tromba; Budd Johnson, sax tenore; Al Dailey, piano; Richard Davis, contrabbasso; Grady Tate, batteria. Registrato il 5 dicembre 1964.

martedì 20 giugno 2017

What Am I Here For (Pee Wee Russell & Coleman Hawkins)

 Ecco! Pee Wee Russell e Coleman Hawkins. Coleman Hawkins era un ammiratore di vecchia data di Pee Wee. Una volta, più o meno all’epoca di questo disco (1961), rintuzzò un tale secondo cui Pee Wee suonava come suonava perché voleva fare il moderno a tutti i costi. «Non sai quello che dici», lo corresse ‘Bean’. «Lui ha sempre suonato così».

 Il repertorio di questo disco si giova anche di arrangiamenti semplici ma molto dinamici.

 What Am I Here For (Ellington), da «Jazz Reunion», Past Perfect 220369-203. Emmett Berry, tromba; Bob Brookmeyer, trombone a pistoni; Pee Wee Russell, clarinetto; Coleman Hawkins, sax tenore; Nat Pierce, piano; Milt Hinton, contrabbasso; Jo Jones, batteria. Registrato nel 1961.

giovedì 15 giugno 2017

Jitterbug Waltz (Pepper Adams)

 Sono vivo, diversamente ne avresti letto sul  giornale. Ho il diapason calante e, ma questa è fortuna con i chiari di luna che lividi ci illuminano, un bel po’ di lavoro da fare, finché dura; vi penso sempre.

 Mica male Pepper Adams che suona Fats Waller con Roland Hanna al settimo cielo.

 Jitterbug Waltz (Waller), da «Ephemera», Spotlite PA6. Pepper Adams, sax baritono; Roland Hanna, piano; George Mraz, contrabbasso; Mel Lewis, batteria. Registrato il 10 settembre 1973.