martedì 7 dicembre 2021

What The World Needs Now Is Love – Alone Together (Stanely Turrentine)

 «Easy Walker» è uno dei miei Blue Note preferiti. Ha molto per stuzzicare il mio interesse, oltre alla qualità musicale intrinseca. Soprattutto quella sua apparenza un po’ dimessa, come non fosse che uno in più fra i tanti set Blue Note di Stanley Turrentine; ma già incuriosisce la presenza di un McCoy Tyner appena liberatosi dall’impegno con Coltrane, che nell’ultima fase sembrava essergli diventato grave, per non dire penoso (il suo sollievo, qui, io lo sento evidente).

  Già al secondo o al terzo pezzo si capisce che non è la solita jam session di pezzi da novanta quella che ci passa sotto le orecchie: Tyner non è né Wynton Kelly né Kenny Drew né Sonny Clark e assoggetta il programma, con discrezione ma inesorabilmente, al proprio linguaggio armonico, riuscendo ad avvincere anche in un pezzo jazzisticamente non idiomatico come What The World Need Now Is Love (Turrentine doveva avere un debole per Bacharach).

  Turrentine è più conciso e raziocinante del solito nel suo procedere; la deliberazione che mette nella scelta delle note, il peso che vi conferisce, la collocazione calibratissima nella battuta e la sonorità brunita richiamano Sonny Rollins.

  Più di tutto impressiona l’integrazione di pianista, saxofonista (sentili nelle esposizioni) e ritmica in un quartetto che come unico precedente, credo, aveva il Blue Note di Turrentine «Rough ’N’ Tumble», registrato proprio una settimana prima. E sono saporiti alcuni tocchi d’arrangiamento, come le quattro battute di tag in cadenza plagale nel chorus di Alone Together, pronunciate con l’enfasi dell’amen di un coro gospel.

  What The World Needs Now Is Love (Bacharach), da «Easy Walker», Blue Note CDP 7243 8 29908 2 6. Stanley Turrentine, sax tenore; McCoy Tyner, piano; Bob Cranshaw, contrabbasso; Mickey Roker, batteria. Registrato l’8 luglio 1966.

  Alone Together (Schwartz-Dietz), id.

domenica 5 dicembre 2021

’Round Midnight – Recorda-Me – If you’re Not Part Of The Solution, You’re Part Of The Problem (Joe Henderson)

 Live famoso, uno dei tanti live dal Lighthouse di Los Angeles. Questo complesso di Joe Henderson del 1970 non registrò mai in studio, anzi, il live lo coglie praticamente nel suo formarsi, e durò pochissimo, ma ha lasciato una delle istantanee più vive di quel periodo del jazz in America. 

 D’epoca sono le sonorità alonate e scampananti del Fender e l’antipatico rimbalzo gommoso del contrabbasso, ripreso in direct come fu voga per tutto quel decennio nei dischi di jazz straight ahead; fuori del tempo, per così dire, è l’intensità bruciante di Henderson, che soprattutto in ’Round Midnight asciuga al suo fuoco le polle riverberanti di suono di George Cables. In Recorda-Me e nel funky di If you’re Not…, Woody Shaw («pretty crazy at that time» secondo il produttore del disco Keepnews) dimostra come sia stato il trombettista più personale di quel decennio, il vero erede di Booker Little nel segno di una più grande materialità e crudezza del suono.

 ’Round Midnight (Monk) da «At The Lighthouse», Milestone 00025218471428. Joe Henderson, sax tenore; George Cables, piano elettrico; Ron McClure, contrabbasso; Lenny White, batteria. Registrato nel settembre 1970.

 Recorda-Me (Henderson), ib. più Woody Shaw, tromba; Tony Waters, conga. 

 If you’re Not Part Of The Solution, You’re Part Of The Problem (Henderson), id.

sabato 4 dicembre 2021

Love Song for a Dead Che (Phil Woods) RELOAD

Reload dal 28 maggio 2011

 Stimolato a pubblicare qualcosa di sciocco e disimpegnato, ho trovato questo strano period piece di Phil Woods con orchestra più archi, dove Phil esegue questa canzone mielosa ma non spiacevole (anzi, non spiacevole ma mielosa) il cui titolo è sicuramente abbastanza sciocco, o forse non l’ho capito io.

  Più anni Sessanta di così si muore, e dovresti vedere la copertina.

  Love Song for a Dead Che (Joseph Byrd), da «Round Trip», Verve 559804-2. Phil Woods, sax alto e arrangiamenti, con orchestra comprendente Thad Jones, tromba; Jimmy Cleveland, trombone; Jerry Dodgion e Jerome Richardson, sax e flauto; Herbie Hancock o Sir Roland Hanna, piano; Richard Davis, contrabbasso; Grady Tate, batteria, e archi. Registrato nel 1969.