Di Jutta Hipp ti ho già detto i punti salienti del poco che c’è da sapere. Qui la pianista tedesca è colta prima che emigrasse negli USA, dai quali non sarebbe più tornata, in compagnia di connazionali che avrebbero fatto parlare di sé.
Questi due pezzi hanno un nettissimo, direi smaccato cachet tristaniano. In quel linguaggio non facile e all’epoca ancora relativamente nuovo in Europa, la Hipp si esprime con bella disinvoltura, così come Koller – che rifà Warne Marsh con germanico scrupolo – e Mangelsdorff. Erroll’s Bounce, che oggi non ti faccio sentire, la sente invece percorrere con ben minore convinzione il paesaggio pianistico di Erroll Garner.
What’s New (Haggart), da «Lost Tapes: The German Recordings 1952-1955», Jazz Haus 101723. Albert Mangelsdorff, trombone; Hank Koller, sax tenore; Jutta Hipp, piano; Franz «Shorty» Roeder, contrabbasso; Karl Sanner, batteria. Registrato nel giugno 1953.
Sound-Koller (Mangelsdorff), id.
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1 commento:
tedescamente tristaniane.
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