Wes Montgomery rappresenta uno dei vuoti più cospicui e tutto sommato meno giustificabili in Jazz nel pomeriggio, che pure non si è mai prefisso nessuna agenda; blame it on my youth, no, scherzo, da’ pure la colpa al mio non grande amore per la chitarra, non davvero a una mia ostilità per questo chitarrista.
Le tre esecuzioni, in cui Wes è accompagnato da un quartetto fortissimo che include l’inglese Victor Feldman e quel James Clay non nuovo a questi lidi, ne illustrano bene le qualità: un suono vibrante e gutsy, non troppo elettrico, un fraseggio swingante e intriso di blues su tutti i registri dello strumento con preferenza per quello medio basso (in Sandu Montgomery tocca e ritocca note non udite sovente sulla chitarra) e poi quelle potenti, caratteristiche frasi in ottava.
So Do It! (Montgomery), da «Movin’ Along», [Riverside] OJC 00025218608923. James Clay, sax tenore; Wes Montgomery, chitarra; Victor Feldman, piano; Sam Jones, contrabbasso; Louis Hayes, batteria. Registrato il 12 ottobre 1960.
Sandu (Clifford Brown) id. ma Clay suona il flauto.
I Don’t Stand A Ghost Of A Chance With You (Crosby-Washington-Young), id. ma senza Clay.
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7 commenti:
Wes un punto cardinale della chitarra...
Un altro è Jim Hall. Ne mancano due. Chi ci mettiamo? Bè, sì: Charlie Christian. Marco, aggiungi il quarto. E spiegaci da dove viene lo scarso amore per la chitarra.
Paolo, mi meravigli: Charlie Christian è ben presente su JNP, è uno dei miei musicisti preferiti!
Jim Hall, è vero, non c'è a proprio nome ma compare con Bill Evans e, mi pare, con Sonny Rollins, però provvederò presto. In compenso ho 'coperto' chitarristi meno noti come Billy Bauer e Ray Crawford e anche altri.
Non so dirti perché la chitarra non mi appassioni troppo… dev'essere perché la sua particolare geometria armonica impedisce ai suoi praticanti di essere molto originali, a meno che non siano padreterni come Christian, Hall e Montgomery.
Mi sono spiegato male. Volevo solo, per gioco, completare i quattro punti cardinali, con i chitarristi che ci piacciono di più, costringendoti a fare un altro nome. So bene della tua ammirazione per Christian, perciò mi sono permesso di aggiungerlo d'ufficio.
AH! Beh, comunque oggi è andato Jim Hall.
"Non so dirti perché la chitarra non mi appassioni troppo… dev'essere perché la sua particolare geometria armonica impedisce ai suoi praticanti di essere molto originali, a meno che non siano padreterni come Christian, Hall e Montgomery."
non sono troppo d'accordo, di chitarristi grandi e originali ce ne sono, oltre a quelli nominati ci sono Reinhardt, Lenny Breau, George Van Eps (quanto è sottovalutato Van Eps? Eppure la sua importanza è paragonabile a quella di Christian), Linc Chamberland (lodevolmente visto pure da queste parti, grandissimo dimenticato), Allan Holdsworth (posso immaginare le espressioni di qualcuno per Holdsworth ma l'originalità è indiscutibile), Sharrock, e si potrebbe continuare.
Credo il problema sia più una mancanza di compositori all'altezza di quelli che si trovano tra i musicisti che suonano altri strumenti, certo c'è qualcuno che ha scritto cose valide (tipo Reinhardt o anche un Dennis Sandole) ma in generale è l'aspetto che trovo più carente. Strano perchè ad esempio nella musica brasiliana fortemente influenzata dal jazz i chitarristi-compositori sono tanti e molto bravi. Vai a capire.
Antonio P.
Commento degno di riflessione. Grazie, e bentornato.
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