Di questi due fratelli, Cecil Bridgewater (1942) è quello relativamente più noto, avendo suonato per tutti gli anni Settanta con Max Roach; in questo ruolo l’abbiamo già ascoltato anche qui più d’una volta, nonché con Michael Carvin (presente in questo disco) e perfino come prima tromba con Abdullah Ibrahim. Come Ron, che fu suo compagno nell’orchestra di Thad Jones e Mel Lewis, Cecil ha fatto dell’insegnamento la sua carriera e per questo da molti anni se ne sente parlare poco, ma è un buon musicista e uno strumentista senza pecca, come Ron del resto.
Ne dà testimonianza piacevole questo disco, inciso verso la fine del 1977 e intriso degli umori del jazz del periodo: un lieve tocco spiritual e una facilità melodica un po’ corriva che contraddice i tuoni e i fulmini che il titolo dell’album annuncia. Comunque tutti suonano benissimo, va’ solo che ritmica; l’introduzione pianistica di Stanley Cowell, in particolare, è intensa e ispirata.
Silent Rain (Ron Bridgewater), da «Lightning And Thunder», Denon YX 7625. Cecil Bridgewater, flicorno; Ron Bridgewater, sax soprano; Stanley Cowell, piano; Reggie Workman, contrabbasso; Michael Carvin, batteria. Registrato nel 1977.
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2 commenti:
Un musicista "onesto", il maggiore dei Bridgewater: uno che non va mai sopra le righe, si trattiene sempre (forse persino troppo), ama correre in gruppo. Mi sembra.
Hai ragione. Del resto, suonare la tromba nel complesso di Max Roach significava prendere il posto di Clifford Brown, Booker Little, Freddie Hubbard: c'era di che diventare arroganti o, viceversa, umili. Cecil, che è un artista intelligente, ha preso la seconda strada.
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