Di questo disco che mi è capitato oggi fra le mani per sbaglio (ne cercavo uno di Jimmie Lunceford) non ti so dire niente: solo che sono due pianisti francesi, di uno dei quali, Michel Graillier, ricordo molto vagamente il nome da vecchie recensioni, mentre di Alain Jean-Marie neanche quello.
Non volano faville, ma nemmeno si sente baccano, casino e una profusione enorme di note inutili com’è quasi sempre il caso nello sfortunata combinazione del piano duo. Si tratta anzi di un disco molto musicale e piacevole. Purtroppo la mia ignoranza specifica non mi permette di dire quale dei due venga fuori da destra e quale da sinistra, so però – lo precisano le note di copertina – che Jean-Marie suona uno Steinway e Graillier un Kawai.
A Time for Love (Mandel), da «Portrait in Black and White», Universal Music France 0602498328736. Michel Graillier, Alain Jean-Marie, piano. Registrato nel giugno 1991.
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6 commenti:
Michel Grailler lo vidi accompagnare Chet Baker in un bel concerto a Ferrara a metà degli anni '80 (87? boh)in trio con un contrabbassista di cui non ricordo il nome. Aveva uno stile molto melodico che Chet mostrò spesso di apprezzare.
Sì, ho poi indagato e ho visto che è un pianista di buon nome, anzi era, perché si è reso defunto nel 2003.
Jean-Marie lo sentii accompagnare Paolo Fresu in duo, anni fa.
Molto elegante, ma non mi fece una grande impressione.
Tutto il disco è effettivamente nel segno dell'eleganza e della discrezione. Un buon disco «di sottofondo», che mi ha alleggerito una pesante sessione di pulitura delle finestre.
In quel periodo il contrabbassista più "fedele" a Baker era Riccardo Del Fra.
M.G.
È vero, lo si vede con Baker in parecchi filmati su Youtube.
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