Oggi è il Bloomsday. Ovunque il popolo festeggia con un pranzo in famiglia o con una gita fuori porta, al mare, magari. Io, con un post che ripara a una mia disattenzione.
Tempo fa banfavo (dial. mil.) di aver coperto, in Jazz nel pomeriggio, i principali saxofonisti baritoni del jazz. Invece ne avrò dimenticati diversi; di sicuro e poco perdonabilmente avevo dimenticato Nick Brignola (1936-2002), un musicista bravissimo.
Brignola suonava tutti i saxofoni, nonché il clarinetto e il flauto. La sua agilità sul baritono, suo strumento principale, non veniva mai a scapito di un suono che, ora aspro ora rotondo, era ampio e possente in tutta l’estensione, in lui molto sviluppata.
Qui allo Sweet Basil di New York nel 1992 Nick è con il batterista Dick Berk, suo antico sodale, e con altri due musicisti poco noti ma eccellenti (il pianista Holober è rinomato come insegnante e compositore). Nota la breve, inaspettata «oasi» informale che, poco dopo il minuto 08:00, introduce il breve duetto di Brignola e pianista, quindi si ripresenta a 09:22 per preparare la riesposizione, con il ritorno di basso e batteria, e infine a 10:40, per concludere il pezzo in modo sospeso e impressionistico.
In Your Own Sweet Way (Brubeck), da «Things Ain’t What They Used to Be - Last Set at Sweet Basil», Reservoir RSR CD 174. Nick Brignola, sax baritono; Mike Holober, piano; Rich Syracuse, contrabbasso; Dick Berk, batteria. Registrato il 28 agosto 1992.
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2 commenti:
Con Pepper Adams era un bel duello.
So che hanno fatto un disco insieme, ma non l'ho sentito.
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