Esotismo molto tongue-in cheek da questo sestetto di cannoni del caro Dizzy Reece, presenza non frequente ma costante su Jnp.
Dizzy, che come ho già notato è un compositore molto abile e sovente ispirato, contraffà qui il blues in minore con qualche alterazione armonica e con una veste timbrica lussurreggiante, grazie al baritono profondo e morbido del grande Cecil Payne. Joe Farrell introduce un elemento di attualità – attualità del 1962, intendo – con qualche timido coltranismo (ancora della prima maniera di Coltrane).
Spiritus Parkus (Parker's Spirit), da «Asia Minor», Prestige/OJCCD-1806-2. Dizzy Reece, tromba; Joe Farrell, sax tenore; Cecil Payne, sax baritono; Hank Jones, piano; Ron Carter, contrabbasso; Charli Persip, batteria. Registrato il 13 marzo 1962.
Download
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
1 commento:
Mi piace questa idea della contraffazione del blues. Tu che disponi degli strumenti interpretativi, dovresti parlarci delle abilità compositive di Reece (che dal basso della mia ignoranza ho sempre sospettato essere ottime e quasi abbondanti), un musicista non ancora valutato appieno.
M.G.
Posta un commento