Reload dal 3 maggio 2014.Audacia di Jelly Roll Morton arrangiatore: la fanfara di cornetta e clarinetto che apre il pezzo, non accompagnata, sembra alludere alla tonalità di re bemolle maggiore; ma la risposta è addirittura in re maggiore, la tonalità più lontana. Unita al ritmo sincopato, questo jump cut armonico ha un effetto strano, sconcertante.
Per quanto mi riguarda, tutto quanto ha a che vedere con questo incredibile artista è sconcertante, e prima di tutto le musiche da lui registrate con i Red Hot Peppers: musiche da una parte conservatrici, chiuse al jazz contemporaneo che aveva imboccato già un’altra strada, legate a filo triplo come sono al ragtime e al blues; musiche, dall’altra parte, fermamente incise in una «avanguardia» poetica dell’anima che non ha veramente a che vedere con gli anni in cui furono suonate.
The Chant (Stitzel), da «Jelly Roll Morton», JSP Jazzbox 309. Jelly Roll Morton’s Red Hot Peppers: George Mitchell, cornetta; Kid Ory, trombone; Omer Simeon, clarinetto; Jelly Roll Morton, piano; Johnny St. Cyr, banjo; John Linsday, contrabbasso; Andrew Hilaire, batteria. Registrato il 15 settembre 1926.
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