Milton Aubrey «Brew» Moore (1924-1973) era quel tale – bianco, del Mississippi – che diceva che «chi non suona come Lester Young, si sbaglia». Lui certo non si sbagliava, e suonava anche molto bene, vicino a Pres in maniera moderna e non servile, in quegli anni gremiti di saxofonisti tenori giovani, bianchi, di talento e tutti lesteriani sfegatati: oltre a Moore, Stan Getz, Zoot Sims, Al Cohn, Allen Eager, Don Lanphere, Bill Perkins e ne dimentico senz’altro.
Lo accompagna qui un trio di oscuri di San Francisco, dove Moore all’epoca viveva e che, con un trombettista che qui non suona, costituivano la sua working band. La canzone di Johnny Mercer prende titolo da un verso di Alexander Pope (da An Essay on Criticism).
Fools Rush In [Where Angels Fear To Tread] (Mercer-Bloom), da «The Brew Moore Quintet», Fantasy OJCCD-100-2. Brew Moore, sax tenore; John Marabuto, piano; Max Hartstein, contrabbasso; Gus Gustofson, batteria. Registrato il 22 febbraio 1956.
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2 commenti:
Gli oscuri di S. Francisco! ti sono grato.
Bello.
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