Io qui non ho parole se non quelle che servono a nominare l’evidenza. Dalla stupefacente introduzione pianistica alla sequenza di assoli (Hodges! Carney!! Webster!!! Cootie Williams!!! Lawrence Brown!!!) ai due ineffabili chorus orchestrali, il primo incredibilmente con il baritono di Carney come lead che emerge e s’immerge nel tessuto orchestrale come un filo di trama, al finale sospeso su una settima minore, questo è uno dei più grandi pezzi di jazz mai confidati al disco.
Blue Goose (Duke Ellington), da «Never No Lament: The Blanton-Webster Band», Bluebird 82876 50857 2. Wallace Jones, Cootie Williams, tromba; Rex Stewart, cornetta; Joe Nanton, Lawrence Brown, trombone; Juan Tizol, trombone a pistoni; Barney Bigard, clarinetto e sax tenore; Johnny Hodges, sax alto e soprano; Otto Hardwick, sax alto; Ben Webster, sax tenore; Harry Carney, sax baritono; Duke Ellington, piano; Fred Guy, chitarra; Jimmy Blanton, contrabbasso; Sonny Greer, batteria. Registrato il 28 maggio 1940.
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4 commenti:
E' vero. Non ci sono parole per dire la bellezza di questo brano. Ma se non attivi il link non c'è neppure la musica - e mai come in questo caso sarebbe peccato mortale! :-)
mannaggia
Bello e colorato. Poi dopo i demoni di Ayler ancora di più.
il periodo RCA è stato il migliore
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