Ascolta dapprima un’interpretazione suggestiva della forse più nota composizione di Ornette Coleman da parte di alcuni heavies del prog e del jazz inglese degli anni Settanta. La melodia è eseguita in unisono dai fiati con scrupolo quasi pedante e adoperata come «cantus firmus», al tenore, per i misteriosi movimenti che avvengono nelle frequenze basse.
Segue una composizione del leader Hugh Hopper.
Lonely Woman (Coleman), da «Hopper Tunity Box», Culture Press 3012842. Marc Charig, corno tenore; Elton Dean, saxello; Gary Windo, clarinetto basso; Richard Brunton, chitarra; Hugh Hopper, basso elettrico, percussioni. Registrato nel 1976.
Oyster Perpetual (Hopper), ib. C.s. ma senza Brunton e Windo; Frank Roberts, piano elettrico; Mike Travis, batteria.
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2 commenti:
Di Lonely Woman ricordo sempre con piacere la gelida versione di Helen Merrill con Dick Katz al piano.
Non la conosco, la cercherò, grazie.
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