Richie Beirach e George Coleman può sembrare un accoppiamento poco giudizioso: un pianista, nel senso più vero, classicheggiante, e un hard bopper fegatoso, gladiatorio addirittura. Funziona bene, invece, soprattutto sul middle ground della bellissima composizione di Wayne Shorter, a parte che Beirach, quando vuole, suona con un notevole drive. A me piace anche il blues puntinista Rectilinear.
Infant Eyes (Shorter), da «Convergence», Triloka. George Coleman, sax soprano; Richie Beirach, piano. Registrato nel novembre 1990.
Rectilinear (Beirach), id.
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3 commenti:
Infant Eyes: "This file has been flagged as potentially containing content that violates our policies."!!!!!!!!
Rectilinear: funziona.
Grazie, Paolo – si vede che il server ha letto "Infant…" e ha pensato a qualche porcheria pornografica, temo proprio. Ho ricaricato il pezzo con un altro titolo, mi pare che ora funzioni.
ce l'ho: bel disco.
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