Bill Coleman (1904-1981) lavorò intensamente con varie band di nome (Luis Russell, Benny Carter, Lucky Millinder) fino al 1935, quando si trasferì a Parigi, da lì spingendosi fino al Cairo e addirittura in India. Tornato negli USA nel 1940, lavorò e registrò sempre in buona compagnia fino al ’48, quando traslocò definitivamente in Francia, dove sarebbe diventato molto popolare, finendo per meritarsi o la Legion d’Onore o consimile patacca.
Era un musicista elegante nel suono e nel fraseggio, e moderno per la sua generazione. Qui in particolare, ripreso nel 1967 a Londra con quattro anonimi inglesi, Coleman mi ricorda non tanto vagamente Clark Terry (in Satin Doll canta anche: i trombettisti di una volta, per l’esempio di Armstrong, raramente vi rinunciavano).
But Not For Me (Gershwin), da «Swingin’ in London!», Black Lion BL-128. Bill Coleman, tromba; Fred Hunt, piano; Jim Douglas, chitarra: Ron Rae, contrabbasso; Lennie Hastings, batteria. Registrato il 27 aprile 1967.
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Satin Doll (Elington-Strayhorn-Mercer), id.
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