Davvero, più West Coast jazz di così si muore: per l’anno d’incisione, l’organico, il repertorio e gli arrangiamenti, la formazione. Il leader Bill Perkins si distingue anche come solista devotissimo a Lester Young.
Zing! Zang! (Perkins), da «On stage: The Bill Perkins Octet», [Pacific] Toshiba EMI 6888. Stu Williamson, tromba; Carl Fontana, trombone; Bud Shank, sax alto; Bill Perkins, sax tenore; Jack Nimitz, sax baritono; Russ Freeman, piano; Red Mitchell, contrabbasso; Mel Lewis, batteria. Registrato nel 1956.
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One Hundred Years From Today (Washington-Young), c.s.
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2 commenti:
Da parte mia, ieri, nessun commento a Dolphy perché ne ho approfittato per ascoltare parte del cofanetto Prestige acquistato di recente. C'è anche, ovviamente, "Caribé" - che sarà anche una prova minore, ma ha un suo fascino. Oggi, con Bill Perkins, c'è stata l'ora di ricreazione. Si vorrebbe non finisse mai (Perkins è di sopraffina eleganza), ma poi bisogna tornare a studiare. (Non riesco a ricordare dove ho letto che Dolphy è uno di quei pochi musicisti che non suonano ma vengono suonati dalla loro stessa musica).
Sì, il jazz californiano, anche troppo malignato, ha espresso diversi musicisti sopraffini ed è per una certa autocensura che non lo propongo più spesso, ma le tue parole m'incoraggiano a disinibirmi.
Il disco di Dolphy vale appunto per lui, perché i suoi compagni mi paiono davvero poca cosa. Che strana idea, chissà a chi era venuta.
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