Ho già presentato questo disco di Charlie Rouse del 1974 come il suo più impegnativo, al di là del risultato che per me è eccellente. Non a caso uscì per la Strata-East, l’etichetta fondata da Charles Tolliver e Stanley Cowell che registrò tanto jazz bello ed eccentrico negli anni Settanta.
Ascolta e dimmi che te ne pare: qui Rouse, anche al clarinetto basso credo per la prima e ultima volta, enuncia un tema orientaleggiante, lento e ossessivo come una passacaglia e che mette bene a partito l’organico insolito con il violoncello; separate da brevissimi interludi percussionistici, seguono tre variazioni, tutte scritte, in cui Rouse sovrappone i proprî strumenti, per finire, dal minuto 4:15, con un 4/4 molto tirato basato su un ostinato del basso, che s’inizia con un’assolvenza e in cui si succedono assoli di tenore, violoncello, chitarra e basso. Chiude il primo tema.
In His Presence Searching (David Lee), da «Two Is One», Strata-East SES19746. Charlie Rouse, sax tenore & clarinetto basso; Paul Metzke, chitarra; Calo Scott, violoncello; Stanley Clarke, basso elettrico; David Lee, batteria; Airto Moreira, percussioni. Registrato nel 1974.
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7 commenti:
Davvero bello (anche se la parte che inizia a 4:15 sembra montata a posteriori di seguito alla precedente). Ma il disco è tutto su quei climi?
Ciao
Alessandro
Sì, sempre con un’attenzione particolare alla composizione.
L’altro pezzo maggiore puoi sentirlo qui (Two Is One).
Torniamo su quanto detto tra noi su Tolliver: come musicista e fondatore della Strata-East è stato uno dei personaggi più importanti e stimolanti di quel periodo.
M.G.
Lo stesso vale per Stanley Cowell, socio e complice di Tolliver nell'avventura della Strata-East e nello spettacolare quartetto del trombettista, nonché uno dei pianisti più importanti e ignorati degli anni Settanta (e oltre).
LC
E' verissimo LC, Cowell è un pianista ipersottovalutato, lirico, versatile, sensibile. Uno dei pochi che riesco ad ascoltare anche quando incide "piano solo", tanto è sfaccettato e complesso (ma mai ostico ed impenetrabile) il suo suono.
M.G.
sbaglio o c'è qualche influenza di musica klezmer?
L'ambito modale effettivamente la richiama.
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