Riascoltando qualche giorno fa Brilliant Circles di Stanley Cowell, in cui la formazione si suddivide ripetutamente in duetti e terzetti, mi è tornato alla mente Jelly Roll Morton e precisamente Wild Man Blues, una delle esecuzioni più celebrate dei Red Hot Peppers, questa piccola orchestra-laboratorio che non trova paragone, a mio giudizio, in tutta la storia del jazz.
Morton arrivò ultimo a incidere Wild Man Blues nel giugno del 1927; nell’aprile e nel maggio precedenti, sempre a Chicago, l’aveva registrato Louis Armstrong, la prima volta come sideman di Johnny Dodds – presente in tutte e tre queste esecuzioni – nei Back Bottom Stompers, la seconda con gli Hot Seven. Quando uscì il disco di Morton, Louis rimase molto meravigliato nel trovare Morton accreditato come coautore della composizione: a suo dire, lui non avrebbe incontrato il pianista prima del 1936.
Ti presento di seguito, in ordine cronologico, queste tre versioni. Fatta salva la prestazione sempre magnifica di Armstrong e quella intensa di Dodds, la versione più interessante e innovativa è quella di Morton, presa anche a un tempo più vivace.
Wild Man Blues (Armstrong-Morton), da «King Louis», Properbox 93. Johnny Dodd’s Back Bottom Stompers: Louis Armstrong, cornetta; Roy Palmer, trombone; Johnny Dodds, clarinetto; Barney Bigard, sax tenore; Earl Hines, piano; Bud Scott, banjo; Baby Dodds, batteria. Registrato il 22 aprile 1927.
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Wild Man Blues, ib. Louis Armstrong and His Hot Seven: Armstrong, Johnny Dodds, Baby Dodds; John Thomas, trombone; Lil Armstrong, piano; Johnny St. Cyr, banjo; Pete Briggs, tuba. Registrato il 27 maggio 1927.
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Wild Man Blues, da «Jelly Roll Morton», JSP CD321. Jelly Roll Morton’s Red Hot Peppers: George Mitchell, cornetta; Gerald Reeves, trombone; Johnny Dodds, clarinetto; Stump Evans, sax alto; Jelly Roll Morton, piano; Bud Scott, chitarra; Quinn Wilson, tuba; Baby Dodds, batteria. Registrato il 4 giugno 1927.
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