Bellezza pura e quasi sfacciata della tromba di Dizzy Reece, l’anglo-giamaicano di cui ci dovremmo tutti ricordare più spesso. Qui si fa quel che si può, come per Stanley Turrentine e Duke Jordan, del resto.
(Chissà com’era la giornata, quel 17 luglio del 1960 in New Jersey. E i musicisti saranno arrivati da NY tutti insieme o alla spicciolata? Chissà perché questo pezzo mi cava simili riflessioni, nel marzo del 2012, in Lombardia, per giunta. Tu ne hai idea?)
The Things We Did Last Summer (Cahn-Styne), da «Comin’ On», Blue Note 7243 5 22019 2 1. Dizzy Reece, tromba; Duke Jordan, piano; Sam Jones, contrabbasso; Al Harewood, batteria. Registrato il 17 luglio 1960.
Download
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
6 commenti:
E, non dico ai musicisti, ma ai tecnici dello studio di registrazione saranno stati pagati gli straordinari? (Perché era, come oggi, domenica!).
Può darsi che parlassero di John F. Kennedy, che si era appena candidato presidente insieme a Lyndon Johnson (il giorno prima JFK aveva parlato per la prima volta di "Nuova Frontiera").
Oppure, chissà, discutevano della crisi congolese del Katanga, che vedeva contrapposto Patrice Lumumba al governo coloniale belga che appoggiava gli indipendentisti; o del Ghana, appena dichiarato indipendente sotto la guida di Nkwame Nkruma; o della Somalia appena scanciatasi dal dominio coloniale italiano.
O magari qualcuno aveva letto "To Kill a Mocking Bird", pubblicato proprio quella settimana.
O parlavano del Festival di Newport, dove due settimane prima a un concerto era scoppiata una mega-rissa che aveva coinvolto 3000 persone.
O chiacchieravano degli Havana Sugar King, che quell'anno avrebbero giocato nella Lega di baseball con il nuovo nome di Jersey City's Jerseys.
O magari non parlavano proprio di niente: sono arrivati, hanno suonato magnificamente e buonasera a tutti.
(fonte: http://en.wikipedia.org/wiki/July_1960#July_17.2C_1960_.28Sunday.29)
Purtroppo qui: http://www.almanac.com/weather/history si può risalire solo fino al 1973...
fantastici i miei lettori
Non credo che avessero parlato degli Havana Sugar Kings, perché Dizzy Reece era un inglese di Giamaica e dubito seguisse il baseball. Però la vicenda di quella squadra e soprattutto delle Junior World Series giocate contro i Minneapolis Millers è uno strepitoso concentrato di storie e sviluppi narrativi, un soggetto già scritto che sarebbe passato benissimo attraverso lo sguardo di John Houston o di Sam Raimi o di Kevin Costner. Materiale perfetto anche per una canzone di John Fogerty o un romanzo di Malamud. Ah, il baseball...
M.G.
Ah, il baseball...
M.G., puoi mandarmi un'email all'indirizzo che vedi qui sopra?
Posta un commento