«Death and taxes», giusta un adagio statunitense, sarebbero le due cose certe della vita. Walt Dickerson, vibrafonista supremo, già sentito su JnP e soprattutto in un misconosciuto capolavoro che ho corredato la scorsa tarda estate di un esangue abbozzo d’analisi, rende quest’inesorabilità con la sua grazia consueta e con ironia, inverandola in un ostinato in 3/4 che, su un unico accordo, percorre tutto il pezzo.
Semplicemente soave, semplice nella sua soavità la ballad che segue. Meraviglia pensare che questo disco bellissimo rappresenti l’esordio di Dickerson, che è autore di tutte le composizioni.
Death and Taxes (Dickerson), da «This is Walt Dickerson», Prestige/OJC 1817. Walt Dickerson, vibrafono; Austin Crowe, piano; Bob Lewis, contrabbasso; Andrew Cyrille, batteria. Registrato il 7 marzo 1961.
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Evelyn (Dickerson), id.
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2 commenti:
Soave Evelina, e soavissima Elisabetta.
P. il L. allude a Elizabeth, altro pezzo di questo disco e nome della moglie di Dickerson, dedicataria delle diverse versioni di To My Queen, di cui al link nel testo.
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