Uscito dapprima come «Infinite Search» (1969), poi come «Mountains In The Clouds» qualche anno dopo, questo disco fu l’esordio come leader del maestro contrabbassista Miroslav Vitous e, in quanto leader, resta fra le sue cose più belle, testo importante di quel momento aurorale della fusion, nell’ovvia scia di Miles, che vide molte strade diverse e anche divergenti percorse nello stesso periodo (Lifetime di Tony Williams, Return to Forever di Chick Corea, i gruppi di Chico Hamilton, naturalmente Miles e altri ancora).
Con un gruppo di musicisti importanti più John McLaughlin, il disco di Vitous punta nella direzione che sarebbe stata di lì a poco dei Weather Report, di cui Vitous fu membro fondatore, ma esibisce dei risultati a mio avviso ben superiori a quelli della band poi passata nelle mani di Joe Zawinul. Freedom Jazz Dance, la composzione di Eddie Harris, aveva trovato la sua esecuzione più famosa nel 1966 in «Miles Smiles».
Freedom Jazz Dance (Harris), da «Infinite Search», Embryo SD 524. Joe Henderson, sax tenore; John McLaughlin, chitarra; Herbie Hancock, piano elettrico; Miroslav Vitous, contrabbasso; Jack DeJohnette, batteria. Registrato l’8 ottobre 1969.
Infinite Search (Vitous) ib. ma Joe Chambers al posto di DeJohnette.
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3 commenti:
circola la voce che Miroslav ci abbia lasciato ma non si sa ancora se sia vera o no...
Parrebbe di no
meglio così.
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