I pezzi di musica di oggi, e il disco e il progetto da cui vengono, mi piace farli accompagnare dalle parole dei musicisti, visto che li conosco e che di queste cose ho parlato con loro (grazie per la collaborazione ad Alessandra Trevisan).
ll Quartetto XY è, a mio giudizio, una delle formazioni migliori che si possano sentire oggi, non solo in Italia, e un bellissimo esempio di jazz che, certo, «guarda avanti», e allo stesso tempo, d’accordo, «guarda indietro», ma non mi pare che siano questi suoi spostamenti sull’asse x l’importante: come tutta la musica che dice qualcosa, quella degli XY vive in un tempo e in uno spazio proprî, e vi conduce l’ascoltatore con persuasione gentile ma irresistibile.
XYQuartet è un progetto nato nel 2011 a Nordest, tra Veneto e Friuli, dall’incontro di due identità artistiche complementari, quelle del sassofonista Nicola Fazzini e del bassista Alessandro Fedrigo che creano, con il vibrafonista Saverio Tasca e il batterista Luca Colussi, una musica scritta, originale e innovativa, provvista di profonda coerenza e omogeneità.
XYQuartet attraversa diversi linguaggi musicali e artistici aggiornandoli alla contemporaneità, esplorando nuove strade compositive con un approccio curioso che si può definire «oltrejazzistico». La X di Fazzini e la Y di Fedrigo costituiscono due approcci musicali e due idee come due sono i loro strumenti, il sax alto e il basso acustico. Il primo album «Idea F», edito dall’etichetta trevigiana nusica.org, è stato premiato tra i migliori 100 album nei «JAZZiT Awards 2012» e plurirecensito; in esso era forte l’utilizzo di tecniche della musica colta del Novecento declinate con un taglio peculiare.
A maggio 2014 esce il nuovo omonimo album «XY» (nusica.org), realizzato grazie ad una campagna di crowdfunding sul web. Questo secondo disco sviluppa la duplice progettualità musicale dei leader, autori di tutte le composizioni. Da un lato i quattro brani di Fazzini (Spazio Angusto, H2O, Doppio Sogno, Tatami) creati a partire da un’elaborazione personale della teoria degli insiemi applicata alle dimensioni della melodia, dell’armonia e del ritmo; dall’altro le quattro composizioni di Fedrigo (Astronautilo, Cancellazioni, Jon Futuru e Futuritmi) che traduce le sue strutture intervallari in architetture narrative.
Il quartetto abbraccia infine la «filosofia dell’open content», ossia mette a disposizione online partiture, descrizioni dei brani e ascolti musicali, per esprimere e documentare i processi artistici che stanno alla base di un lavoro in continua evoluzione.
Per XYQuartet, «tra le formazioni italiane più personali di questi anni» secondo Stefano Merighi, ristrutturare la forma musicale è un’etica o deontologia dell’oltrejazz.
Cancellazioni (Fedrigo), da «XY», www.nusica/org/05. Nicola Fazzini, sax alto; Saverio Tasca, vibrafono; Alessandro Fedrigo, chitarra basso acustica; Luca Colussi, batteria. Registrato il 17 ottobre 2013.
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Spazio Angusto (Fazzini), id.
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1 commento:
Grazie Marco per l'attenzione!
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