C’è perfino chi sostiene che lo svedese Lars Gullin (1928-1976), saxofonista baritono e compositore, ma anche pianista, sia stato il più grande jazzista europeo. Di certo era un saxofonista che sul suo strumento poteva paragonarsi senza timore a chiunque e con ogni evidenza un musicista eccellente, completo.
Della sua travagliata vicenda umana e della sua carriera variata e non facile, che lo portò a risiedere per un periodo anche a Milano, puoi leggere altrove. Qui ti presento Gullin in patria con musicisti connazionali, dapprima in tutta la sua ispirazione mulliganiana, tanto come strumentista che come arrangiatore. Nella seduta del 1956 figura il grande trombonista Åke Persson, che in seguito sarebbe stato colonna dell’orchestra di Kenny Clarke e Francy Boland. Senti poi Gullin nel 1964, leader, compositore e arrangiatore di un ottetto con sezione d’archi.
Always (Berlin), da «Lars Gullin Swings», [East-West] Atlantic 8122-79654-6. Åke Persson, trombone; Lars Gullin, sax baritono; Rune Ofwerman, piano; Georg Riedel, contrabbasso; Nils-Bertil Dahlander, batteria. Registrato il 25 aprile 1956.
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Portrait Of My Pals (Gullin), da «Portrait Of My Pals», Columbia SSX 1010. Jan Allan, tromba; Torgny Nilsson, trombone; Rolf Billberg, sax alto; Harry Backlund, sax tenore; Lars Gullin, sax baritono e arrangiamento; Lars Sjosten, piano; Bjorn Alke, contrabbasso; Bo Skoglund, batteria, e sezione d’archi. Registrato il 29 giugno 1964.
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