«Più un Lied che una convenzionale ballad»: così Stefano Zenni ha caratterizzato Weird Nightmare, una composizione del 1946 che Mingus avrebbe riproposto più di una volta negli anni successivi, anche con titoli diversi.
Kenny Drew Jr., il bravissimo pianista appena resosi defunto, la suona come si conviene alla natura cupa e armonicamente densa del pezzo. Poi, in trio, sempre di Mingus, Peggy’s Blue Skylight, nella tonalità che sempre lo Zenni identifica come propria alle elaborazioni più «autobiografiche» di Mingus, il re bemolle. Un’esecuzione brillante.
Weird Nightmare (Mingus), da «Portraits of Mingus and Monk», Claves Jazz. Kenny Drew Jr., piano. Registrato nel giugno 1994.
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Peggy’s Blue Skylight (Mingus), ib. Drew più Lynn Seaton, contrabbasso; Marvin «Smitty» Smith, batteria.
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2 commenti:
avevo letto quella frase su Weird Nightmare (non ricordavo fosse di Zenni), e onestamente non ho capito bene che intendesse, anche perchè non mi sembra un pezzo dal sapore particolarmente classicheggiante, anzi. Ad ogni modo pezzo bellissimo, mi pare il primo in assoluto composto da Mingus, uno di quelli che secondo me avrebbero meritato di diventare uno standard (tra l'altro non è strano il fatto che nonostante sia considerato uno dei più grandi compositori jazz l'unico pezzo eseguito frequentemente sia "goodbye pork pie hat"?). La versione nota come Vasserlean è la mia preferita, stupenda. Bella anche questa devo dire.
Antonio
Antonio Lillo? Fra le composizioni che Mingus tenne in repertorio è una delle più antiche, in effetti. Il riferimento di Zenni al Lied è fatto probabilmente tenendo conto dei versi apposti da Mingus stesso alla canzone.
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