Paul Van Kemenade (1957), olandese, e Stevko Busch (1966), tedesco, hanno registrato questa serie di sedici miniature (la più lunga non arriva a sei minuti) che traggono spunto da litanie sacre russo-ortodosse – la prima di Alexander Glazunov – e dal jazz sudafricano di Abdullah Ibrahim, di cui sono proposte due composizioni ma la cui influenza echeggia qua e là nel disco.
Misura e brevità sono due dei pregi dei pezzi del disco, che alternando ispirazioni e umori costituisce un ascolto ben convincente delle doti dei due; e lo dico benché un altro chiaro riferimento, oltre a quelli osservati, sia l’European Quartet di Keith Jarrett, un complesso che non mi è mai piaciuto.
Plotju Usnuv (Busch), da «Contemplation. On Songs, Russian Chants, Miniatures», DNL 2010. Paul Van Kamenade, sax alto; Stevko Busch, piano. Registrato in date imprecisate fra 2009 e il 2010.
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Princess Beauty (Busch), id.
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